Gregorio De Falco ha 46 anni. È di origini napoletane, da sette anni è il Capo Sezione Operativa della Capitaneria di Porto di Livorno ma di lui si sa ben poco. “E’ un uomo molto riservato- racconta a Panorama.it il capitano di fregata, Francesco Paolillo, Capo Settore Pesca, Gente di mare e Proprietà navale- trascorre la maggior parte della giornata nelle stanze della sala operativa o con la sua famiglia”.
Paolillo, collega e migliore amico di De Falco ci spiega: “Sono quattro giorni che il capitano De Falco non dorme e non si toglie la divisa. È distrutto.”
Da quando sono state rese pubbliche le telefonate tra il comandante della Capitaneria di Porto di Livorno e il comandante della Concordia,Francesco Schettino, De Falco è diventato quasi un divo, almeno nel popolo di internet, facebook in particolare.
A colpire gli internauti la decisione e il tono autoritario con il quale il capitano De Falco ordinava a Schettino di salire a bordo della nave per coordinare le manovre di soccorso e di salvataggio di tutti i suoi passeggeri. Una decisione che qualcuno vorrebbe vedere persino tra i politici al Governo.
“Io non ho fatto niente di particolare, niente che non avrebbe fatto un altro ufficiale al mio posto- incarica all’amico Paolillo di riportare ai cronisti- non sono un eroe ma solo un ufficiale della Marina Militare italiana. Questo doveva fare un comandante e questo ho fatto”.
Gregorio De Falco nasce da una famiglia napoletana ma vive e studia a Milano. Si laurea in Giurisprudenza e poi tenta il concorso per entrare nel Corpo delle Capitanerie di Porto. Lo vince e nel 1994 si trasferisce a Livorno per frequetare nove mesi di corso all’interno dell’Accademia Navale.