
(ANSA) – BARI, 11 MAR – “Siamo dove era giusto essere oggi,
in centinaia dalla Puglia con la Cgil, espressione
dell’associazionismo, dell’impegno civico e politico, tanti
lavoratori e lavoratrici, giovani, per portare il nostro
cordoglio, manifestare vicinanza ai famigliari di chi ha perso
la vita, per chiedere basta con queste stragi”. Lo sottolinea
Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia,
commentando la partecipazione di una delegazione che dalla
Puglia ha raggiunto Cutro per la manifestazione ‘Fermare la
strage. Subito!’.
“Tanti pugliesi – evidenzia Gesmundo – che in un sabato di
marzo hanno deciso che era un dovere essere qui a testimoniare
che c’è una larga parte del Paese che reclama una gestione
completamente diversa nella gestione dei fenomeni migratori. Qui
dove ancora oggi si recuperano corpi di bambini, dove nessun
esponente del governo è venuto e che ha provvedimenti che hanno
più natura propagandistica. Perseguire gli scafisti? Bene,
chiunque specula su questo fenomeno va perseguito. Ma non basta
se di contro non si costruiscono percorsi legali di ingresso,
corridoi umanitari, da concordare in sede europea e con gli
stati di provenienza”.
Per la Cgil Puglia non basta allargare le maglie dei flussi
di ingresso per motivi di lavoro: “Non c’è correlazione –
prosegue il sindacalista – con il tema delle migrazioni, di chi
fugge da miserie e guerre, non ci può essere paragone nei
numeri. Il primo passo sarebbe abolire la legge Bossi-Fini, una
norma che condanna all’irregolarità migliaia di persone”. “Basta
con logiche poliziesche e repressive, basta con le detenzioni
legalizzate dei Cpr – conclude – occorre costruire anche una
accoglienza degna. Se non si fa tutto questo non fermeremo le
stragi e alla prossima inevitabile tragedia trionferà
l’ipocrisia istituzionale”. (ANSA).
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