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Giacche, maglioni ancora fradici, scarpe. Capi di abbigliamento addossati ad una recinzione e sparpagliati su un campo vicino. Il giorno dopo la tragedia del barcone carico di migranti naufragato sulla spiaggia di Steccato di Cutro, è questa la testimonianza tangibile della tragedia.
Sulla spiaggia, i resti del barcone sono stati spostati dal mare decine di metri più a sud. Oggi il mare continua a essere mosso ma è niente in confronto a ieri quando ha raggiunto forza 4. Sul posto continuano ad operare i soccorritori, Guardia costiera, vigili del fuoco e le forze dell’ordine che continuano a perlustrare la costa ed il mare in cerca dei dispersi.
Ricerche che da stamani saranno condotte anche con un drone dei volontari della protezione civile.
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