
(ANSA) – MILANO, 19 DIC – Trentaquattro condanne per un
totale di oltre 200 anni di reclusione con la pena più alta, 11
anni e 8 mesi, per lo storico boss della ‘ndrangheta in
Lombardia Bartolomeo Iaconis. E con le condanne anche, le prime
a Milano, stando a quanto risulta, per due donne riconosciute
come componenti dell’associazione mafiosa. Si è chiuso così in
primo grado, davanti al gup milanese Lorenza Pasquinelli, il
maxi processo in abbreviato a 37 imputati (tre hanno
patteggiato) che erano state fermati il 16 novembre 2021 nella
tranche lombarda di una maxi inchiesta, coordinata anche dalle
Dda di Reggio Calabria e Firenze.
Un’indagine che aveva inflitto un duro colpo alla cosca della ‘ndrangheta dei Molè-Piromalli con oltre 100 misure cautelari
eseguite in tutta Italia. A seguito delle indagini della Squadra
mobile di Milano e della Gdf di Como, coordinate dai pm Pasquale
Addesso e Sara Ombra, oggi sono stati condannati anche
Michelangelo Larosa (10 anni) e Michelangelo Belcastro (9 anni e
4 mesi), entrambi con Iaconis della ‘locale’ di Fino Mornasco
(Como).
Dagli atti era emerso, poi, che Attilio Salerni (condannato a
8 anni) e il fratello Antonio (8 anni e 4 mesi) sarebbero stati
gli esecutori materiali “di violenze e minacce nei confronti dei
dirigenti” della Spumador Spa, azienda di bevande gassate finita
nella morsa dei clan e per la quale era stata disposta
l’amministrazione giudiziaria per infiltrazioni mafiose,
revocata di recente. Alla Spumador è andata oggi una
provvisionale di risarcimento di 100mila euro.
Per associazione mafiosa sono state condannate a 7 anni e 8
mesi anche Elisabetta Rusconi e Carmela Consagra (moglie di
Iaconis), intestatarie fittizie, secondo l’accusa, di tre
società e che si sarebbero occupate pure “delle attività di
recupero crediti” quando i mariti erano detenuti. (ANSA).
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