
(ANSA) – ROMA, 27 GEN – L’editoria di varia in Italia nel
2022 (libri a stampa di narrativa e saggistica acquistati nelle
librerie fisiche, online e grande distribuzione organizzata) ha
venduto 1,671 miliardi di euro di libri a prezzo di copertina,
per 112,6 milioni di copie, in lieve calo rispetto all’anno
precedente con -2,3% a valore e -2,4% a copie, ma comunque in
netta crescita rispetto al 2019 con +13,1% a valore e +13,3% a
copie. Nel 2022 gli italiani hanno comprato 13 milioni di libri
in più rispetto al 2019. Questo secondo i dati di mercato
realizzati da Aie in collaborazione con Nielsen BookScan,
presentati il 27 gennaio a Venezia, alla giornata conclusiva del
XL Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto
e Elisabetta Mauri.
Secondo la ricerca, l’Italia si conferma la sesta editoria nel
mondo dopo Usa, Cina, Germania, Uk e Francia e la quarta in
Europa.
Nel 2022 è cresciuto il mercato degli audiolibri, che passano da
24 milioni di euro (valore degli abbonamenti) nel 2021 a 25 nel
2022, +4,2%. Mentre è calato quello degli ebook passato da 86
milioni di euro a 79, con una flessione dell’8%.
Il valore del mercato della varia cresce fino a 1,775 miliardi
(-2,5% sul 2021) se teniamo conto anche di audiolibri ed e-book.
In crescita le librerie fisiche dopo il crollo subito nel 2020,
che chiudono l’anno con 889 milioni di euro di vendite, (+ 1%
rispetto all’anno precedente). Una crescita che ha interessato
soprattutto le librerie di catena che hanno beneficiato della
fine del lockdown. In discesa l’online con vendite calate del 5%
a 705 milioni e la grande distribuzione con un -10% a 77
milioni.
Il primo canale di acquisto sono le librerie fisiche la cui
quota di mercato cresce al 53,2%, segue l’online con il 42,2% e
la grande distribuzione si riduce al 4,6%. (ANSA).
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