Nel boom sbarchi il dramma minori non accompagnati. Già 3.623 ragazzini a carico dei Comuni

Nell’ondata senza precedenti di migranti che arrivano via mare sta emergendo l’ulteriore emergenza dei minori non accompagnati. Fino al 17 aprile sono già sbarcati, completamente soli, 3.623 minorenni o presunti tali. Nello stesso periodo dello scorso anno erano appena 911. I minori non accompagnati sono circa il 10% di tutti gli arrivi e rappresentano un costo non indifferente. I comuni che li ospitano spendono dai 120 ai 180 euro a testa al giorno, di fronte ad un contributo del ministero dell’Interno, che lo scorso anno è aumentato a 60 euro, la metà. In pratica calcolando il costo più basso e moltiplicandolo per gli arrivi attuali spendiamo quasi mezzo milione di euro al giorno (435.120) solo per l’accoglienza dei minori non accompagnati.
Save the children ha evidenziato che nell’ultimo decennio sono arrivati da soli 100mila minori con una media di 15mila presenze annue nel sistema di accoglienza.

Giustamente le norme prevedono l’obbligo di accoglierli in strutture adeguate e l’impossibilità di rimandarli in patria. Il problema è che quasi tutti sbarcano senza documenti e dichiarano di essere minori. Poi, come è capitato in passato anche con i migranti recuperati dalle navi delle Ong, gli accertamenti disposti svelavano che si trattava di maggiorenni. Non solo: i minori non accompagnati devono essere trattenuti e protetti, anche se molti scappano dai centri di accoglienza per continuare il viaggio clandestino verso altri paesi europei o addirittura oltre oceano, in Canada. La meta finale è solitamente legata alla presenza di familiari o del clan etnico di appartenenza.

I dati dimostrano che sono in netto aumento. Nel 2022, i minori stranieri non accompagnati sbarcati nel territorio italiano sono stati 12.690 secondo la Fondazione Ismu Ets. Gli egiziani erano maggioritari con circa 4mila arrivi. Una nazionalità che ha registrato un’impennata del 120% rispetto al 2021. Lo scorso anno sono sbarcati in Italia anche 2.333 minori non accompagnati tunisini seguiti da 1.345 giovani afghani. Non è un caso che l’Associazione nazionale dei Comuni italiani ha chiesto un aumento di 4mila posti per i minori nella rete di accoglienza. La legge di bilancio 2022 aveva previsto uno stanziamento complessivo pari a circa 138 milioni di euro per il Fondo dell’accoglienza dei minori, 118 milioni per il 2023 e 166 per il 2024. Cifre insufficienti se andiamo avanti con questa impennata di arrivi. Ieri la Guardia costiera ha soccorso 54 migranti, compresi 4 minori, che si sono ribaltati in mare con il barchino salpato da Sfax, in Tunisia.

Un naufrago del Burkina Faso è stato inghiottito dal mare. Altri quindici sono dispersi dopo un naufragio al largo della Tunisia. Da martedì sono arrivate a Lampedusa ulteriori 286 persone. A Massa Carrara è attraccata la nave Life support di Emergency per sbarcare 55 migranti partiti da Zwara, compresi 4 minori non accompagnati presi in carico dalla regione Toscana. Fra questi un’orfana che viaggiava da sola ed è rimasta tre anni in Libia dove l’hanno appesa nuda, ad un gancio subendo vessazioni di ogni genere da parte dei trafficanti. «Sono orfana di entrambi i genitori e ho lasciato il mio Paese in guerra» racconta spiegando che gli aguzzini volevano estorcerle più soldi per la traversata. «Mi spogliavano, appendevano a un gancio e torturavano – rivela – Intanto mi filmavano per farmi mandare il video ai familiari, ma non avevo nessuno al mondo a cui chiedere soldi e aiuto». Il motore del gommone diretto verso l’Italia si è fermato in mezzo al mare, ma probabilmente i trafficanti avevano tracciato la nave di Emergency con una semplice app sul telefonino. «Eravamo alla deriva e tutti avevano paura di morire – racconta Mi sentivo pronta a qualsiasi destino piuttosto che rimanere ancora in quel luogo maledetto».


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