«Così non si lavora più, siamo stretti in una morsa, da una parte la burocrazia, dall’altra i costi di gestione. E se ci metti i controlli serrati al nostro locale, che non ha mai creato problemi di ordine pubblico, proprio non sappiamo come fare».
Sono esasperati Beppe Ligorio e Nico Olivieri, gestori del Rockisland, lo storico locale sulla palata che da almeno 23 anni offre concerti live a Marina Centro. In un mese, dal primo luglio fino a Ferragosto compreso, il locale ha subito sei controlli da parte delle forze dell’ordine. Prima polizia amministrativa e municipale, poi è arrivata la Siae, quindi è stata la volta dell’Agenzia delle Entrate e infine i controlli dell’Ausl. E c’è chi dice che alcune segnalazioni siano arrivate da altri gestori, una sorta di guerra tra locali che sono in concorrenza a dividersi una torta di turisti sempre più risicata.
Quindi secondo voi c’è stata una stretta esasperante sui locali quest’estate?
«E’ evidente, è stata una persecuzione, un accanimento. Non è tanto per i controlli che sono giusti, ma ci chiediamo come dobbiamo lavorare, che direzione vuole prendere Rimini? Perché noi problemi di ordine pubblico non ne abbiamo mai avuti né dati, quindi quando ci si dice che non possiamo fare i concerti perché se si superano le cento presenze si va incontro a problemi legali, ci sentiamo bersagliati. E poi a Ferragosto si è toccato il limite, la polizia si è presentata alle 2.30 per farci spegnere la musica. A Ferragosto. Assurdo. E perché? Perché c’è un’ordinanza per cui si poteva dare da bere fino alle 6 del mattino, ma non mettere musica dopo l’una».
Vale la pena continuare oppure no?
«E’ questo il punto. Abbiamo dovuto rinunciare alle serate del venerdì e del sabato con dj perché la gente inizia a ballare e noi non abbiamo la licenza da ballo. Abbiamo dovuto rinunciare ai concerti, punto di forza del Rockisland da 23 anni, perché se si supera un certo numero di persone si incorre nelle multe. E quindi abbiamo deciso di fare solo ristorante, non per problemi di numero di persone nel locale, ma per problemi legati al ballo. Se a questo si aggiunge l’esposto che ci hanno fatto in Procura difficile sopravvivere». Il Resto del Carlino
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