Gabriella Marchi, prima atleta riminese a partecipare alle Olimpiadi, sarà celebrata dalla sua città natale in occasione della Giornata internazionale delle donne, l’8 marzo. Scomparsa tragicamente a soli 33 anni, il suo talento e la sua eredità continuano a ispirare, tanto che Rimini le ha intitolato una strada in suo onore.
Era il 27 agosto 1972 quando, a soli 16 anni, Gabriella si esibì alle parallele davanti a una folla di 12mila persone, durante i Giochi Olimpici. Con la sua grinta e abilità, contribuì al 13° posto della squadra italiana e, il giorno seguente, conquistò un impressionante 8° posto individuale, lasciando il segno tra le ginnaste azzurre. Formatasi nella storica società “Romeo Neri”, la giovane atleta aveva davanti a sé una carriera promettente. Tuttavia, nel 1976, decise di abbandonare le competizioni, rinunciando alle Olimpiadi di Montreal per concentrarsi sugli studi, senza mai smettere di condividere il suo amore per la ginnastica con le nuove leve.
La sua vita si interruppe bruscamente nel 1990, stroncata da un improvviso malore mentre si trovava in palestra, il luogo che aveva sempre considerato casa. Per rendere omaggio alla sua memoria, il sindaco di Rimini e la Biblioteca Gambalunga hanno organizzato un’iniziativa speciale: l’8 marzo, attraverso i canali social, saranno diffuse immagini che ripercorrono la sua straordinaria storia, un tributo a una donna che ha fatto la storia dello sport locale.