
Nella manovra sarà destinata all’energia una somma non inferiore ai 15 miliardi. Sono previsti anche una ‘manutenzione straordinaria’ del Superbonus 110% e del Reddito di cittadinanza. Lo affermano fonti di governo.
In base al quadro programmatico della Nadef che arriverà domani al consiglio dei ministri il Pil dovrebbe attestarsi nel 2023 a +0,6% (come nella previsione tendenziale del precedente esecutivo) e l’indebitamento netto al 4,5% del Pil.
Con un deficit al 4,5% nel 2023 si apre uno spazio per il prossimo anno di oltre 21 miliardi: questo se l’indebitamento tendenziale restasse confermato al 3,4% come indicato nella Nota al Def messa a punto dal governo Draghi. Non è però escluso che il dato venga rivisto, alla luce dell’ultimo dato sul Pil superiore alle attese nel terzo trimestre 2022.
Il governo si aspetta che il 2022 e il 2023 siano gli anni più complicati sul piano dell’emergenza energetica, indica lo scenario tratteggiato dalla Nadef. L’approccio del ministro dell’economia rispetto alla Nadef e successivamente alla manovra – spiegano le fonti – sarà improntato ad una grande prudenza.
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