NELLA ROCCAFORTE DI REGGIO EMILIA ITALIA UNICA SFIDA IL PD SULLA QUESTIONE IMMIGRAZIONE …. di Salvatore Occhiuto

2016_03_18dal corrispondente di Giornale.Sm a Reggio Emilia Salvatore Occhiuto

NELLA ROCCAFORTE DI REGGIO EMILIA ITALIA UNICA SFIDA IL PD SULLA QUESTIONE IMMIGRAZIONE

La nuova frontiera della politica a Reggio Emilia. La Città del Tricolore lancia un preciso segnale ad un’Europa avvolta dall’impasse nell’epocale sfida dei flussi migratori. L’antica Regium Lepidi è uno storico baluardo della sinistra. Luogo natale di Nilde Jotti. Città Medaglia d’Oro della Resistenza.  L’amministrazione comunale del Pd ha inserito nel logo la denominazione di “città delle persone”. La cosiddetta comunità dei diritti e dei doveri un liet-motiv tanto caro al Sindaco Luca Vecchi. Una città democratica, accogliente, solidale che registra tuttavia un’elevata presenza di immigrati regolari e clandestini. La più alta nella regione Emilia-Romagna. Un centro storico che è divenuto purtroppo una zona franca di costante illegalità. La spirale della microcriminalità attanaglia la cittadinanza. Le serate di ordinaria paura sono oramai una regola mutuata. Nei parcheggi gli abusivi offrono un servizio parallelo di posteggio compreso di forza bruta. Nelle piazze durante le giornate di mercato si assiste ad una sequela di venditori ambulanti che senza regolare permesso di commercio spacciano merce contraffatta che danneggia pesantemente l’attività dei negozi. Ubriachi, accattoni, mendicanti, vagabondi bivaccano nei luoghi pubblici. La notte è foriera di episodi davvero preoccupanti con risse, spari, piromani. Una deriva inaccettabile. Le forze dell’ordine, causa la riduzione di personale e risorse, non riescono a fronteggiare l’odierna recrudescenza. Italia Unica ha deciso di porre la questione sicurezza tra le priorità del momento. Non proposte velleitarie, bensì un ventaglio di soluzioni rapide e concrete. Liliana Bertolini, Coordinatore Provinciale di Italia Unica Reggio Emilia, dal mese di febbraio Coordinatore Regionale Emilia, ha elaborato un documento intitolato “Sicurezza e Integrazione”. Una piattaforma programmatica che deve garantire la sicurezza a tutti i cittadini reggiani nativi, italiani, stranieri. Negli ultimi anni la tendenza, soprattutto a sinistra, è stato di aprire il nostro paese ad un massa di migranti con la promessa di occupazione e condizioni di vita migliori. Sono proprio loro le vittime in quanto costretti ad una situazione precaria che ha leso gravemente la dignità di esseri umani. Italia Unica chiede al governo di risolvere la questione in maniera funzionale e socialmente confacente. La città come affermava Giorgio La Pira non deve essere un mero agglomerato di edifici e strade, ma un laboratorio di occasioni di incontro, iniziative, realizzazione di aspirazioni e bisogni. Le proposte studiate contemplano finanziamenti specifici agli enti locali per migliorare la sicurezza e la riqualificazione urbana, un pacchetto rosa per le donne e le fasce deboli (modello Sassari), la lotta alla devianza giovanile e al consumo di droga, il coordinamento tra la polizia municipale e le forze dell’ordine nel quadro di un rispettivo potenziamento, la semplificazione delle procedure amministrative concernenti il diniego e la concessione della residenza, la dislocazione di reparti delle forze armate in vece di misura deterrente nelle zone a rischio, l’attivazione del “poliziotto di quartiere”, il ricorso agli immigrati integrati come volontari con funzione di controllo dopo un’adeguata formazione, un reale censimento degli stranieri allo scopo unico di formulare l’effettivo inserimento nel tessuto economico-sociale locale.