Nell’anno della crisi, il turismo riminese sembra tenere: presentati i dati

Nei primi 7 mesi dell’anno il turismo ha dovuto fare i conti con la crisi: a livello nazionale Federalberghi evidenzia una calo di presenze pari al 7,1% ed un calo di lavoratori occupati del 5,6%. Prendendo questi dati come base, in provincia di Rimini le cose vanno decisamente meglio: l’occupazione segna un + 2,3% mentre arrivi e presenze registrano da gennaio a luglio un calo dell’1,4% (1.790.112 i primi, 8.954.604 le seconde), più marcato nei primi mesi dell’anno.
A luglio addirittura una crescita dello 0,4% di presenze e dell’1,7 per gli arrivi.
Numeri da leggere positivamente, in un quadro di crisi, che gli amministratori imputano al buon rapporto qualità-prezzo e alla politica degli eventi (menzionati come esempi la Notte Rosa – si pensa ad allungarla di 1 giorni – e il Moto Gp).
Da valutare però se le buone presenze coincideranno con un buon fatturato. “Noi oggi – ha detto l’assessore provinciale al turismo Fabio Galli – abbiamo presentato i numeri relativi alle presenze. I conti però li dovremo fare a fine anno quando saranno disponibili anche i dati sui fatturati. E’ evidente infatti che le famiglie hanno meno capacità di spesa.”

Tornando ai numeri, tiene meglio il turismo italiano di quello estero (leggere crescite per Francia e Germania, crollo verticale dalla Russia). La durata media del soggiorno continua a calare e si attesta sui 5 giorni (4,8 per gli italiani e 5,7 per gli stranieri).
Le previsioni per agosto, i cui numeri andranno a limare le statistiche, sono fino ad ora positivi hanno detto gli amministratori.

Immancabile poi uno sguardo al futuro: secondo Galli la partita si giocherà sulle grandi infrastrutture da mettere a punto, possibilmente, entro i prossimi 1000 giorni. Si tratta di terza corsia della A14, statale Adriatica, Trc. Ma anche di aeroporto (“deve fare il salto di qualità”) necessario come porta di ingresso per il settore congressuale. Un ambito strategico per la Riviera con i due nuovi palas di Riccione e Rimini ma in forte crisi in questo 2009.

Altre priorità evidenziate dall’assessore provinciale al turismo, la questione delle ex colonie, l’integrazione con l’entroterra specie con l’ingresso dei 7 comuni dell’Alta Valmarecchia.
Comuni che rappresenteranno “una risorsa importante anche per il turismo riminese che, ancora di più, non sarà solo mare”.

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