“Siamo sicuri che nel cuore di nostra figlia ci sarà sempre un posto per tutte le educatrici che hanno aiutato noi e nostra figlia Beatrice”.
Questa la testimonianza di una coppia di genitori per l’inserimento della propria figlioletta in un asilo nido della Repubblica tra le difficoltà introdotte dalla spending review e la soddisfazione per un servizio di ottimo livello offerto dalle strutture del Titano. riceviamo e pubblichiamo:
Sono passati 2 anni da quando , pieni di sensi di colpa, iniziammo la nostra avventura al nido Mongolfiera. La nostra bimba aveva appena 13 mesi, era piccola, non camminava, non parlava. Alcuni ci dicevano aspettate, tenetela a casa se potete.
Ma l’avevamo talmente desiderata la chiamata al Nido per il nostro primo bimbo che con la seconda non potevamo lasciarcela sfuggire. E così abbiamo smesso di ascoltare i tanti “aspettate” e abbiamo iniziato a sentire solo i tantissimi “sarà un’esperienza stupenda”. L’inserimento è stata la fase più difficile, sia per nostra figlia, sia ,soprattutto, per la mamma; in fondo i primi mesi si vive in simbiosi , difficilmente ci si separa o si lasciano i bimbi a persone sconosciute. E proprio in questo momento capisci che di fronte a te non hai persone qualunque, ma hai delle bravissime e preparatissime professioniste, educatrici che ti accolgono, ti accompagnano, ti consolano ,che tu sia genitore o figlio.
I giorni passano e la sicurezza, la tranquillità , con cui nostra figlia ci saluta al mattino placa ogni nostro dubbio o perplessità.
Tutti dovrebbero sapere che il bambino da 0 a 3 anni vive inconsapevolmente uno dei momenti più importanti della sua vita; la figura adulta che gli sta accanto è responsabile di ciò che gli trasmette. In due anni di asilo nido mai una volta siamo stati in disaccordo con le scelte educative delle educatrici che vivevano parte della giornata con nostra figlia.
Non siamo riusciti neanche ad arrabbiarci quando, per colpa assolutamente non loro, ma piuttosto di chi dice che non saranno fatti tagli all’istruzione e alla sanità con la spending review, non sono arrivate le sostituzioni del personale e le educatrici presenti sono state riorganizzate nel miglior modo possibile; potevamo fare qualche reclamo ma le “dade”(così le chiamano i bimbi) sono state talmente brave a colmare il vuoto lasciato dalle educatrici mancanti che i bimbi non si sono accorti di nulla, anzi sono stati resi partecipi indirettamente della situazione creando giochi per colmare le lacune lasciateci da chi prende le decisioni ai piani alti.
I bimbi di oggi saranno le donne e gli uomini del nostro futuro; potrebbero essere coloro che educheranno i nostri nipoti, o che ci cureranno in ospedale, oppure potrebbero diventare il nostro giornalaio o parrucchiere di fiducia. Resta il fatto che le basi dell’imparare a rapportarsi con l ‘altro vengono apprese inconsciamente nei primissimi anni di vita.
Ed è per questo che alcune scelte politiche sono difficilmente condivisibili ed esenti da critiche.
Il nido è un servizio che va garantito, non tagliato; se un genitore ha l’esigenza o la volontà di affidarsi al nido perché ritiene che questo servizio sia importante per il proprio figlio, non dovrebbe sentirsi dire “non ci sono posti”.
Le dade che lavorano al nido sono E D U C A T R I C I con tutte le lettere maiuscole non solo con la prima. Chi le vuole fare rientrare in categorie molto più simili a quelle di baby sitter (senza nulla togliere a quest’ultime) commette un errore enorme e se lo fa è per- ché probabilmente non ha vissuto personalmente il nido.
Ora siamo arrivati alla fine della nostro viaggio e a chi ci diceva che il nido sarebbe stata un’esperienza stupenda diciamo che il termine usato era molto riduttivo, lo è senz’altro, ma è anche un’ avventura magica, unica, il nido rende i bambini dei piccoli uomini capaci di vivere in comunità più di quanto non lo siano alcuni grandi uomini d’oggi.
Ringraziamo infinitamente tutto il personale docente e non docente dell’asilo nido Mongolfiera per averci accompagnato e supportato in questi due indimenticabili anni, in particolar modo Patrizia e Romina.
Un ringraziamento anche a Lorena e Michela che si sono trasferite in altri nidi.
Siamo sicuri che nel cuore di nostra figlia ci sarà sempre un posto per tutte voi.
Non fatevi portare via da nessuno la vostra professionalità e il vostro amore per i bambini.
Con stima e affetto, i genitori di Beatrice
Fonte La Tribuna