“Nessuno può mettere veti”. Le mosse del centrodestra sul Quirinale

Il centrodestra inizia a preparare le sue prossime mosse per la partita per il Quirinale. Dopo la rinuncia di Silvio Berlusconi, la coalizione dovrà individuare una nuova candidatura che sia in grado di trovare in Parlamento un’ampia convergenza. Nel vertice di ieri non si è parlato di nomi, ma è arrivato il momento di iniziare a prendere in considerazione una serie di profili per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Vanno proprio in questo senso le ultime iniziative del centrodestra, che torna a premere l’acceleratore per farsi trovare pronto.

La telefonata Berlusconi-Salvini

In giornata c’è stata una telefonata che viene definita “lunga e cordiale” tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Per il leader della Lega è stata l’occasione per ribadire al Cavaliere il ringraziamento e la stima per quanto ha annunciato ieri. I due già ieri si erano confrontati sulla situazione politica e sull’elezione del capo dello Stato: Salvini ha assicurato che si stanno vagliando proposte “di alto profilo“, donne e uomini, “sulla cui levatura difficilmente qualcuno potrà porre veti“. Un chiaro avvertimento alla sinistra, che crede di togliere al centrodestra il boccino.

Da questa mattina Berlusconi si trova all’ospedale San Raffaele per sottoporsi ai controlli clinici periodici, programmati da tempo inseriti in un protocollo standard. Nella nota del primario Alberto Zangrillo si legge che la decisione di Berlusconi di recarsi al San Raffaele è arrivata oggi, “proprio per la contemporaneità tra la scadenza dei controlli e il delicato momento politico“, solo dopo aver comunicato le sue intenzioni rispetto alla corsa per il Colle. Salvini ha fatto sapere che il Cav “è sereno e sta bene“.

Le mosse del centrodestra

La coalizione sta riflettendo su una rosa di quirinabili, “tutti di alto profilo“. I nomi che circolano con più insistenza sulla stampa sono Maria Elisabetta Alberti Casellati, Marcello Pera, Letizia Moratti e Franco Frattini. Oggi però tutto sembra essere congelato: è una vigilia abbastanza quieta. Fonti parlamentari fanno sapere che né nel pomeriggio né in serata ci sarà un vertice in presenza o da remoto.

Intanto Ignazio La Russa ha confermato che da tempo si sta lavorando “per proporre ai partiti non di centrodestra un nome, che era Berlusconi, o una rosa di nomi di area culturale di centrodestra“. Una rosa che però “si deve ancora definire per da dare al Paese un presidente di tutti gli italiani“. Comunque Fratelli d’Italia non porrà “mai per nessuno veti“.

I discorsi sono rimandati a domani mattina, prima dell’inizio delle votazioni alla Camera. Nelle prossime ore ogni gruppo riunirà i propri grandi elettori, tra parlamentari e delegati regionali, per prendere in esame tutti i possibili comportamenti da adottare per la prima chiama. Al momento non ci sono linee ufficiali: non si esclude la pista della scheda bianca, così come resta in piedi l’indicazione di un candidato.


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