Neve alla Epifania…

Quando arrivano correnti da ovest in quota in seno ad una saccatura come quella che vi mostriamo dalla mappa e prevista proprio per il giorno dell’Epifania, la neve solitamente visita l’Emilia-Romagna con accumuli anche notevoli.

Inizialmente il minimo al suolo si presenta sul ligure, poi si muove verso levante e i fenomeni, inizialmente presenti anche sul basso Piemonte e la bassa Lombardia tendono rapidamente a concentrarsi sull’Emilia-Romagna e l’Appennino tosco-emiliano in genere.

Abbondanti nevicate si verificano ovviamente su Apuane, Garfagnana, Cimone, Cusna, e sino a quote collinari in genere sull’alta Toscana, oltre il valico appenninico, cioè in territorio emiliano, favoriti da geopotenziali più basse, da un richiamo di correnti di Bora al suolo e da termiche dunque più favorevoli, i fiocchi cadono anche in pianura su tutta l’Emilia-Romagna.

Una spolverata inizialmente può depositarsi anche sulla bassa pianura veneta ma poi tutto tende a concentrarsi tra Parma, Reggio, Modena e Bologna con accumuli anche importanti.

Anche sulla Romagna, ad eccezione della fascia costiera potrebbe cadere la neve. Buone nevicate nelle ore successive colpirebbero anche il restante settore appenninico toscano, l’Umbria e San Marino.

Ma quante probabilità ci sono che l’evento si verifichi davvero? Al momento non moltissime (45-55%). Tutto dipenderà da quanta strada percorrerà l’aria fredda verso sud senza essere disturbata dallo scatto verso levante dell’alta pressione. Se l’aria gelida entrasse più vigorosa sulla Francia il minimo al suolo sarebbe più profondo, le correnti in quota sterzerebbero maggiormente a SW coinvolgendo in questo caso maggiormente anche la Lombardia ed il Triveneto.

Insomma tutto è ancora possibile.

fonte: meteolive.it

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