New Tel, lavoratrici con impropri contratti di collaborazione e senza posizione contributiva

L’azienda non si è nemmeno presentata alla seduta di Commissione Conciliativa appositamente convocata

 

Due lavoratrici alle dipendenze della New Tel – azienda sammarinese erogatrice di servizi telefonici come cartomanzia, oroscopi, ecc., che opera in territorio italiano – si sono rivolte alla FLI-CSU con l’obiettivo di mettere fine ad una serie di inadempienze e di irregolarità da parte dell?azienda e affermare il rispetto dei loro diritti.

 

Queste due lavoratrici – ma secondo la FLI-CSU è presumibile che ve ne siano altre decine nella stessa situazione – da anni sono indotte dall’azienda a sottoscrivere contratti temporanei di collaborazione, che non si giustificano assolutamente, in quanto il loro rapporto professionale si configura a tutti gli effetti come lavoro subordinato continuativo; per di più, i termini di legge entro cui si possono prorogare i contratti di collaborazione, sono stati ampiamente superati. Oltre a ciò l’azienda – non rispettando la convenzione Italo-Sammarinese del 1974 –   non ha mai versato i contributi previdenziali per le lavoratrici, né presso lo Stato sammarinese né in quello italiano, negando così alle stesse una copertura previdenziale e contributiva.

 

La FLI-CSU, incaricata dalle lavoratrici, si è attivata per giungere alla trasformazione dei rapporti di collaborazione in contratti di lavoro subordinato quale realmente sono, e affinché le lavoratrici ricevano per intero quanto hanno maturato nel corso degli anni in termini retributivi, contributivi e di diritti, che non hanno mai ricevuto. Con una nota formale inviata nei mesi scorsi alla Presidente della Commissione Conciliativa, la FLI-CSU ha chiesto che la vicenda venisse trattata nell?ambito della stessa Commissione, per cercare di raggiungere una soluzione extragiudiziale. Ma alla seduta di Conciliativa convocata appositamente dal Presidente, l’azienda non si è nemmeno presentata?

 

Da rilevare che in tutta questa vicenda la FLI ha anche chiesto alla Segreteria di Stato per l’Industria, di compiere adeguate verifiche sull?operato della società, in quanto presenta alcuni lati da chiarire. E ora, visto l’atteggiamento di chiusura e indisponibilità dell?azienda, la FLI sta valutando la possibilità di aprire una specifica vertenza legale per affermare il rispetto della legge e vedere riconosciuti i giusti diritti delle lavoratrici.

 

FLI-CSU

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