A fare muro contro l’ormai famoso Polo del lusso è l’opposizione utilizzando i mezzi a propria disposizione. E così in aula i lavori si arenano al comma comunicazioni.
Il tema è di quelli spinosi, il governo vorrebbe accelerare il più possibile per dare il via libera al progetto nel momento in cui la convenzione con gli investitori è arrivata in Consiglio e la minoranza fa ‘opposizione’.
Dopo l’intervento del consigliere Remo Giancecchi (Indipendente) che ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto ad uscire dall’Unione per la Repubblica, sono intervenuti Roberto Ciavatta di Rete, Federico Pedini Amati (Indipendente) e Gian Matteo Zeppa di Reta.
L’intervento del primo è durato tre ore, quello di Pedini Amati due e a chiudere la seduta ci ha pensato Zeppa.
La seduta riprenderà oggi alle 13 sempre al comma comunicazioni con l’intervento del consigliere Elena Tonnini di Rete.
E c’è da scommettere che si procederà con l’obiettivo, non dichiarato, di rinviare la discussione sul Polo del lusso alla prossima sessione consigliare.
La seduta di ieri, intanto, è stata piuttosto turbolenta.
Tanto che i Capitani Reggenti hanno convocato i capigruppo insieme all’Ufficio di segreteria per decidere il da farsi. La convocazione di questa seduta prevede che i lavori, nella serata di domani, possano proseguire oltre la mezzanotte (ieri si sono conclusi alle 20, stesso orario in cui si chiuderà oggi).
Questo apre la possibilità di una convocazione non-stop fino alla mezzanotte di giovedì ma anche di una nuova riunione dell’Ufficio di presidenza per proseguire ad oltranza i lavori parlamentari.
Il Resto del Carlino