No all’elemosina, si al contratto

Anche i dipendenti dell’Elettronica Sammarinese, azienda del Gruppo SCM, esprimono la volontà di non ricevere nessun aumento salariale che non sia stabilito dal contratto. Lo hanno messo nero su bianco in una lettera inviata all’azienda, all’Anis e alla CSU.

La missiva, firmata dalla grande maggioranza dei lavoratori occupati all’ES, segue quella dei colleghi del mobilificio Colombini e dell’Ala Cucine.?Sono ormai centinaia – commenta la Federazione Industria della CSU – i lavoratori che hanno imboccato la strada della dignità. E che, rifiutando adeguamenti retributivi imposti senza firmare nessun accordo contrattuale, chiedono di ristabilire normali relazioni industriali. 

Ecco il testo integrale della lettera dei dipendenti Elettronica Sammarinese

I dipendenti tutti ribadiscono l’orgoglio di appartenere e lavorare per la SCM Industria (Elettronica Sammarinese). Nonostante il prolungarsi (purtroppo) dell’attuale crisi economica, va riconosciuto e dato atto all’azienda la messa in atto delle iniziative necessarie per uscire (speriamo al più presto) da questo periodo veramente difficile sul piano economico.

In particolare l’impegno, ad oggi mantenuto, di non ridurre il personale, in un periodo dove molti lavoratori unitamente alle rispettive ditte di appartenenza, per diversi motivi vedono vanificarsi tutti i loro sforzi prodotti negli anni, rappresenta un segno tangibile che gli importanti investimenti effettuati sono dedicati all’intero sviluppo e accrescimento della nostra attività, attraverso la ristrutturazione e conseguente rafforzamento degli stabilimenti.

Ciò scritto, comunichiamo alla direzione generale la decisione assunta, durante l’ultima assemblea sindacale, dalla grande maggioranza dei dipendenti, la volontà di non ricevere alcun aumento salariale che non sia quello stabilito dal Contratto.

Riteniamo che la decisione unilaterale dell’ANIS., rappresenti anche un atto offensivo e prepotente nei confronti dei singoli Lavoratori andando a oltrepassare questioni morali e dignitose per ognuno di noi e non vogliamo che ciò accada.

E’ necessario rivalutare gli stipendi, ma deve essere fatto trovando un accordo e FIRMANDO un unico Contratto Nazionale del Lavoro con // sindacato che ci ha sempre rappresentato e che tutt’ora lo fa.

Non vogliamo che si oltrepassino sia i limiti della “democrazia contrattuale” sia soprattutto il nostro Contratto Unico Nazionale di Lavoro che è l’unico strumento atto a stabilire le condizioni di lavoro.

Cogliamo l’occasione per porgere i più distinti Saluti.

 

I dipendenti SCM Industria (E.S.)