Noi Sammarinesi sull’uscita degli EPS

Per chi come noi ha preso come impegno di vita quello di rapportare quotidianamente il proprio operato con il Manifesto di Fondazione 27 marzo 2006 (è vicino il compimento del 5° anno di vita di NOI SAMMARINESI), la seduta consigliare appena conclusa rappresenta senza dubbio un momento di inestimabile valore. La consapevolezza di aver da sempre lavorato sodo e sotto traccia, con obiettivo ultimo la salvaguardia di questa Repubblica, viene oggi messo in luce, come in contrapposizione viene in maniera altrettanto chiara messa in luce l’azione di chi, atteggiandosi furbescamente da salvatore della patria, ha fatto e sta facendo di tutto per affondare questo governo e il Paese. Mi riferisco in particolar modo a quel partito di maggioranza che non c’è più (mi chiedo se in maggioranza ci sia mai stato), che da mesi è rimasto con i piedi su due staffe, una nella maggioranza e l’altra nella minoranza, prendendosi i meriti per quanto hanno fatto gli altri alleati e assegnando demeriti agli stessi alleati per ciò che non si era fatto. Partecipare ai tavoli della maggioranza e usare o divulgare per fini propri documenti e informazioni riservate a “complici” esterni, ma anche usare la propria posizione per meri scopi  elettoralistici, come appare chiaro dalle loro azioni e come peraltro ha recentemente confessato un loro autorevole esponente al tavolo del Patto, non è certo fare il bene del Paese, ma al contrario è un approfittarsi dei problemi della Repubblica e della sua delicata situazione per inconfessabili interessi personali o di altri personaggi a cui questi nostri ex alleati debbono fare costante riferimento. Ebbene, in questa seduta consigliare, oltre all’approvazione della Legge sulla rotazione degli incarichi in seno al Congresso di Stato, che ha avuto fra i cinque promotori, entrambi i consiglieri della nostra lista, il Patto per San Marino, nonostante il palese cambio di casacca di qualcuno di cui accennavo sopra, ha incassato una vittoria nel comma di politica estera, portando a casa addirittura più voti di quelli rappresentati. Una risposta ai tanti che si aspettavano un crollo della maggioranza proprio su questi due commi, e una risposta in modo particolare a coloro che hanno lavorato in questa maggioranza per costruirne un’altra. Con la ormai imminente sostituzione del Segretario al Lavoro, il governo si ritroverà ora con una squadra più forte e coesa, con la quale potrà continuare in maniera ancora più efficace il faticoso lavoro di ripresa dei rapporti con la vicina Repubblica italiana e di rilancio dell’economia, così da poter guardare al futuro con maggiore serenità e speranze.

Noi Sammarinesi