La nomina del Consiglio di Amministrazione (CdA) di San Marino RTV è al centro di un acceso scontro politico, aggravato dalla situazione economica critica dell’emittente.
Nonostante le numerose trattative, non è stato ancora trovato un accordo tra le forze politiche su chi debba assumere la presidenza di San Marino RTV. Sembra che i nomi proposti includono Monica Bollini, candidata da Libera, e Marco Arzilli e Marco Nicolini, sostenuti dalla Democrazia Cristiana. Entrambi i partiti sono fermi sulle proprie posizioni, il che ha portato a una situazione di stallo. Per sbloccare questa impasse, si rende necessaria una nomina autorevole non divisiva e condivisa, capace di ottenere il consenso di entrambe le forze politiche.
Il blocco delle nomine di San Marino RTV è parte di uno stallo più ampio, che coinvolge anche le nomine per enti strategici come l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici (AASS) e l’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici (AASPL). La gestione delle partecipate statali è diventata una questione chiave nelle dinamiche politiche del Paese, con ogni partito che cerca di ottenere il controllo delle posizioni strategiche mettendo i propri uomini nelle posizioni chiave.
L’incertezza sulle nomine si innesta su una situazione finanziaria già molto delicata per San Marino RTV. L’emittente ha chiuso il 2023 con un passivo di quasi 2 milioni di euro, e il Consiglio di Amministrazione uscente pare non abbia approvato il bilancio a causa della mancanza di un piano industriale solido che garantisca la continuità aziendale.
La Rai continua a ritardare la nomina di un nuovo direttore per San Marino RTV, alimentando voci su una possibile dismissione della sua partecipazione in ERAS, l’ente italo-sammarinese che controlla la televisione di Stato. Questo scenario espone il direttore pro-tempore a grandi rischi, poiché l’incertezza sulla leadership mette in difficoltà la gestione operativa. Inoltre, la prospettiva di tagli al personale, nonostante le voci di recenti assunzioni (!!!), e il possibile ridimensionamento dell’azienda stanno generando ansia tra i dipendenti. Il personale chiede chiarezza e garanzie sul futuro dell’emittente, già provata da difficoltà economiche e da una crisi di governance.
Il Segretario di Stato con delega all’Informazione, Federico Pedini Amati, ha incontrato i dipendenti della RTV, rassicurando che non ci saranno licenziamenti e promettendo un piano di rilancio per l’azienda. Però la mancata nomina del nuovo CdA blocca ogni prospettiva concreta di recupero finanziario e rilancio operativo, lasciando l’emittente in una situazione di stallo.
La nomina del CdA di San Marino RTV è considerata essenziale per determinare il futuro dell’emittente, specialmente in vista della crisi finanziaria che potrebbe portare a misure drastiche, come tagli al personale o addirittura la liquidazione dell’azienda. Quest’ultimo scenario, anche se ufficialmente scongiurato dalla politica, richiederebbe comunque l’intervento di fondi pubblici per tamponare le gestioni passate che hanno causato la grave situazione debitoria dell’azienda.
La scelta dei nuovi vertici di San Marino RTV è dunque cruciale per stabilire un piano di rilancio che possa prevenire ulteriori interventi di emergenza da parte dello Stato, già impegnato su altri fronti economici. La gravità della situazione finanziaria dell’emittente richiede una leadership capace di gestire in modo efficace e trasparente le sfide attuali, evitando ulteriori aggravamenti del debito. Proprio per questo motivo, è fondamentale puntare su figure autorevoli, condivise e non divisive, in grado di ottenere il consenso delle principali forze politiche e garantire una gestione stabile e sostenibile
Le prossime settimane saranno decisive per capire se le forze politiche riusciranno a trovare un accordo e permettere così all’azienda di affrontare le sue difficoltà.