NON APRITE QUELLA PORTA….Romana!

Se è vero come scritto da alcune testate giornalistiche nostrane , non solo cartacee ma anche telematiche , che per ottenere questa tanto benedetta ,firma di cooperazione sui doppi scambi, abbiamo dovuto mettere sul piatto delle rinunce , tutto ciò che sono state le peculiarità della nostra sovranità ed indipendenza , insomma per dirla alla romagnola dobbiamo calar le braghe su tutto , non si apra quella porta della Farnesina e si lasci il tavolo dove saremmo stati chiamati a consumare l’ultima cena vuoto, senza commensali , cercando di trovare altre vie con altri partner che siano più serio ed affidabili dell’Italietta di oggi. Ci vogliono morti, ebbene è ora che facciamo vedere di essere vivi, di non soggiacere alla prepotenza ,che poi sanno dimostrare solo con i più piccoli e i più deboli Ho letto da qualche parte che l’Italia è un grande paese, noi siamo un piccolo ma grande paese. Concordo pienamente , concordo con il fatto che anche i piccoli possono dimostrare ai grandi di valere quanto loro soprattutto nella dignità . E se abbiamo un po’ di dignità, è ora di farci sentire, di alzare la voce e non di sottometterci e farci cacciare dietro la lavagna con le orecchie d’asino sulla testa. Quali altre vie? Quali altri partner? Questo non spetta ai cittadini scoprirlo, non spetta a noi sammarinesi indicare la via migliore per uscire da quest’impasse che ci umilierebbe e ci farebbe deridere da tutto il mondo. Solo la politica può risolvere il rebus, lo puo’ anzi lo deve, in base al mandato che i cittadini le hanno dato con il voto. Difendiamo il nostro paese, basta subire gli attacchi di “giornalai “ in cerca di gloria , basta guardare dal cantone verso la Romagna, guardiamo oltre, e rivolgiamoci a chi ci possa difenderci , offrendo le prerogative del nostro paese a chi sa apprezzarle . Meglio un protettorato che la sudditanza. Cos’è un protettorato? In politica internazionale, forma di tutela militare, economica e amministrativa esercitata nei limiti stabiliti da un trattato, da uno Stato nei confronti di un altro, che in cambio consente allo Stato protettore determinate forme di intervento nei propri affari interni “. Allora?Cosa cambierebbe? Solo nuove amicizie, più affidabili, più sicure economicamente, più fedeli e che sappiano mantenere le amicizie e gli impegni..

Paolo Forcellini direttore de lo Stradone