Non ci fu disastro ambientale,assolti vertici di Eurallumina

(ANSA) – CAGLIARI, 05 MAG – Assolti perché il fatto non
sussiste e revoca del sequestro della discarica dei fanghi
rossi. Si chiude così a Cagliari il processo contro i vertici
dell’Eurallumina di Portovesme, aperto nel luglio del 2018 per
disastro ambientale in concorso e traffico illecito di rifiuti.
    L’accusa è caduta per tutti gli imputati: l’amministratore
delegato della società Vincenzo Rosino, 66 anni di Portici
(Napoli), e il direttore dello stabilimento Nicola Candeloro, di
65, di Francavilla al Mare (Chieti). Era già stato prescritto il
capo d’accusa relativo allo smaltimento illecito di rifiuti.
    L’inchiesta era scattata nel 2009, culminata con il sequestro
del bacino dei fanghi rossi di Portovesme, nella provincia di
Carbonia-Iglesias, in uso alla Eurallumina. Oltre ai due bacini,
i sigilli erano scattati anche nelle aree attigue interessate al
rilascio di acque contaminate da fanghi rossi.
    Delusi dalla sentenza di assoluzione tutte le sigle
ambientaliste che in questi anni hanno seguito il processo con
sit-in davanti al palazzo di giustizia di Cagliari per chiedere
la condanna di chi inquina. Questa mattina hanno manifestato
tutto il loro disapputo per la decisione dei giudici.
    Il verdetto apre ora nuove prospettive per lo sblocco delle
autorizzazioni ambientali attualmente ferme in Regione e dare
così il via libera al progetto di riavvio dello stabilimento di
proprietà della multinazionale russa Rusal. (ANSA).
   


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