Non è tutto oro quello che luccica. Qui a San Marino i controlli li fa l’ispettore Derrick

“Importante è stabilire provenienza dei soldi di chi decide di investire a San Marino. La legge sulle residenze elettive al contrario non solo lascia ogni valutazione al congresso di stato ma addirittura non contempla il controllo del consiglio dei XII che viene bypassato. Controlli che abbiamo verificato come non passino nemmeno da Aif o Bcsm”

Si è parecchio sparsa la voce in questi mesi di come un facoltoso imprenditore fosse interessato a investire cifre da capogiro a San Marino. Ma non è tutto oro quello che luccica. Questo il messaggio non troppo velato giunto di recente dal direttore della direzione investigativa antimafia Giuseppe Governale che proprio dai microfoni di Rtv ha messo in guardia San Marino sottolineando come il più grosso pericolo sia il riciclaggio di denaro sporco.

In questo soprattutto la cittadinanza avrebbe un ruolo molto importante rimanendo vigile specie nel caso in cui investitori che non si conoscano tentino di avvicinarsi. Dichiarazioni quelle di Governale che non hanno trovato spazio nei tanti comunicati di governo e maggioranza e che invece al contrario sono state al centro dei riferimenti dei consiglieri di Rete che ne hanno parlato in aula consiliare e in Tre minuti con Rete.

Il problema è, ha detto Marianna Bucci che “si creano sempre nuovi metodi per aggirare i controlli, da un lato si producono normative contro il riciclaggio e dall’altro leggi che le bypassano. Mi riferisco in particolare alla legge sulle residenze elettive che stabilisce come per diventare residente un imprenditore possa o depositare 600mila euro presso un conto infruttifero intestato all’eccellentissima camera o acquistare un immobile che abbia un valore di almeno 500mila euro. Importante è stabilire da dove vengono quei fondi, la legge al contrario non solo lascia ogni valutazione al congresso di stato ma addirittura non contempla il controllo del consiglio dei XII che viene bypassato.

Controlli che abbiamo verificato come non passino nemmeno da Aif o Bcsm. Ai dubbi che abbiamo sollevato anche nella cornice della commissione nanze il Segretario Renzi ha risposto di non preoccuparci perché tanto i controlli li fa l’ispettore Derrick”.

Uscita non poco infelice del Segretario (la quale dà la misura della serietà con cui tali problemi vengono affrontati) che è chiamato a rappresentare San Marino anche presso le istituzioni europee dove sarebbe in via di definizione l’accordo di associazione. Forse egli ha dimenticato che in Germania è dal 2013 che la serie televisiva l’ispettore Derrick ha smesso di essere trasmessa dopo che la morte di Horst Tappert ha fatto emergere i suoi legami con il nazismo.

Colui che aveva prestato il volto all’ispettore buono infatti è sospettato di aver commesso atroci crimini contro l’umanità. Dura lezione la sua su come a volte l’apparenza non corrisponda alla realtà. La RepubblicaSM