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  • Non fate del male a Sunny … di Sergio Pizzolante

    Somane, somalo, sale sul filobus 11 a Riccione e arrivato a Rimini, colpisce e ferisce i controllori del bus, poi altre persone, una signora anziana, un bimbo di 5 anni, alla carotide. Il bimbo ha già subito due interventi chirurgici.
    È un bimbo del Bangladesh, figlio di Tamin, dipendente modello di una grande e prestigiosa azienda riminese, che costruisce le facciate dei grattacieli più belli del mondo.
    La Focchi SpA di Maurizio Focchi, conosciuto per il talento industriale e per l’impegno sociale.
    Quella di Sunny, Tamin, Maurizio è una meravigliosa storia di integrazione, di passione, di lavoro, di impegno professionale, “il nostro è un lavoro di precisione, non è facile trovare lavoratori come Tamin”, dice Maurizio.
    Ed è una storia riminese.
    Dove Maurizio fonda una banca etica.
    E quel bambino parla riminese, dice Andrea Gnassi, sindaco di Rimini.
    Un pazzo, uno sicuramente disturbato, un violento, accoltella Sunny e anziché correre tutti ad abbracciare il bambino, e con lui la sua famiglia e le altre vittime di uno squilibrato, alcuni, un bel po’, sui social e non solo, trasformano Rimini in una sorta di Bronx senza sicurezza e controllo.
    Rimini non è così.
    Rimini è Sunny è Tamin è Maurizio.
    In alcuni titoli di giornali, Somane non è un delinquente, è un immigrato, “immigrato accoltella”…
    Perché nessuno ha titolato: “immigrato accoltellato”. Perché?
    Sunny è in fin di vita e una massa di trogloditi colgono “l’occasione” per portarlo nella disputa politica per le elezioni riminesi.
    L’accoltellatore è partito da Riccione, dove governa il centro destra, ha colpito a Rimini, dove governa il centro sinistra e la facciamo diventare una questione di destra o di sinistra.
    Devastante.
    Un’altra “occasione” per far prevalere gli istinti nostri peggiori.
    Sunny, un giorno, starà meglio, starà bene, spero tanto, ma sarà sempre parte di una “categoria” negativa, sino a quando prevarranno questi istinti, sino a quando si continuerà a giudicare una persona non per quel che è, ma per il luogo in cui è nata.
    Una massa, vasta, di trogloditi affamati di like continueranno a fargli male.
    Loro non lo sanno, sono come Somane, sono come lui, “accoltellano” anche loro.
    E più a lungo.
    Sergio Pizzolante