Molte persone, in assoluta buona fede, dicono che non si può fare una crisi di governo adesso , in piena pandemia.
Non mi riferisco agli sciocchi che credono alle veline di Casalino sulle “poltrone” e stupidaggini simili. Chi parla delle poltrone degli altri è perché tiene molto alle sue.
Mi riferisco a chi parla per vera preoccupazione.
Bene.
Io dico che non sia tollerabile, nella maniera più assoluta, che possa sopravvivere un governo, dopo un anno di pandemia, in un Paese che ha il record mondiale di morti rispetto alla popolazione.
Dove gli anziani sono morti, chiusi e soli, nelle case di cura,come in nessun altro Paese al mondo.
Dove l’economia ha avuto il peggior crollo al mondo.
Perché non si ha una idea di come si spende per crescere.
Dove per spendere altri 300 miliardi si costruiscono commissari mostri per non fare le riforme della giustizia, del fisco, della Pubblica amministrazione.
In un Paese in mano alla burocrazia, alle procure e dove tutti i giorni devi dimostrare di essere onesto perché lo Stato parte dal presupposto che tu sia disonesto.
Dove di fronte ad una sanità in grande affanno, non si vogliono spendere 36 miliardi per migliorare i servizi. Mentre, se hai bisogno di un tampone, puoi affidarti al gioco del Lotto e se stai male non Covid, rischi di star peggio o di morire, perché non c’è posto per te.
Per uno stupido pregiudizio ideologico.
Per alimentare l’efficacia di una Fake News.
Si può continuare a vivere in un Paese così?
Con la Catalfo che si occupa di Lavoro?
E con Arcuri che si occupa di tutto il resto, dai vaccini all’acciaio di Taranto?
Io no.
C’è la Pandemia?
Certo.
Proprio per questo è necessario un governo all’altezza. Adesso.
Per il più grande piano di vaccinazione della storia e per non buttate via 300 miliardi dai quali dipende il nostro futuro.
Che non può essere nelle mani della Catalfo e di Arcuri.
Quindi si.
Si deve fare la crisi adesso.
Sergio Pizzolante
