
“Ancora non conosciamo il motivo” che ha spinto la killer di Nashville, Audrey Hale, ad agire. Lo afferma un portavoce della polizia locale, sottolineando che i genitori della ragazza 28enne hanno riferito che era “sotto cura dei medici per disturbi emotivi”. Nel mirino della giovane donna c’era la scuola: “non ci sono prove” che puntasse in modo specifico a una delle sei vittime, aggiunge il portavoce, sottolineando che Hale era completamente sconosciuta alla polizia. I genitori della donna non pensavano che avesse un’arma. Secondo loro infatti la ragazza aveva venduto o in ogni caso si era liberata della pistola che possedeva in precedenza.
La killer aveva invece acquistato legalmente sette armi nel corso degli ultimi anni. Tre di queste le ha usate nella strage di ieri. Secondo il New York Post, inoltre, la madre di Hale è un’attivista che chiede maggiori controlli sulle armi. Nel 2018 Norma Hale condivise sulla sua pagina Facebook una raccolta firme per tenere le armi lontano dalle scuole e per vietare i caricatori ad alta capacità. Nel corso degli anni Norma Hale ha pubblicato foto che la ritraevano con Audrey Hale e con l’altro suo figlio, dicendosi fortunata di aver due figli meravigliosi.
“Questa è praticamente una nota di addio. Oggi prevedo di morire. Probabilmente sentirai di me dopo che sarò morta”. E’ il messaggio inviata da Hale alla sua ex compagna di basket Averianna Patton alle 9.57 del mattino, pochi minuti prima di entrare nella scuola e aprire il fuoco. “Questo è il mio ultimo saluto, ti voglio bene. Ci vedremo ancora in un’altra vita”, ha aggiunto, secondo quanto riportato dai media americani.
Il presidente americano Joe Biden ha ordinato bandiere a mezz’asta alla Casa Bianca e in tutti gli edifici pubblici Usa fino al 31 marzo in onore delle vittime della strage della scuola di Nashville. Ma è stato criticato per aver scherzato, nella sua prima apparizione pubblica dopo la sparatoria di Nashville, sul fatto che si era presentato in pubblico solo perché aveva sentito dire che sarebbe stato servito il suo gelato preferito. Il video della battuta è stato pubblicato sul web ed è diventato subito virale.
“Mi chiamo Joe Biden. Sono il marito della dottoressa Jill Biden. Mangio il gelato Jeni’s con gocce di cioccolato. Sono sceso perché ho sentito che c’era il gelato con gocce di cioccolato. A proposito, ne ho un intero frigorifero pieno al piano di sopra. Pensate che stia scherzando? Non è così”, ha esordito il presidente tra le risate del pubblico in apertura del vertice delle Imprese a conduzione femminile tenuto alla Casa Bianca.
Biden ha poi definito la sparatoria che ha provocato sei morti, tra cui due bambini, “nauseante” e “straziante”, chiedendo al Congresso di fare di più per “fermare la violenza delle armi”. Tuttavia, i critici lo hanno attaccato per la reazione inappropriata e il tono apparentemente scherzoso con
cui ha affrontato la tragedia. “Dire che ha frainteso il momento sarebbe un eufemismo”, ha commentato l’ex governatore del New Jersey Chris Christie a Fox News. “Oltre al tentativo inopportuno di fare dell’umorismo, la prolungata divagazione di Biden sul gelato sarà probabilmente
usata da coloro che dicono che (il presidente) è semplicemente troppo vecchio per essere eletto per un secondo mandato”, scrive il New York Post.
L’irruzione della killer nella scuola ripresa dalle telecamere di sorveglianza
La polizia ha fatto intanto sapere che Audrey Elizabeth Hale, l’ex alunna di 28 anni che ieri ha attaccato la sua ex scuola uccidendo sei persone, fra cui tre bambini di nove anni, prima di essere a sua volta uccisa dalla polizia intervenuta sul posto, non aveva precedenti penali. La donna ha compiuto, è stato spiegato, un atto mirato messo a punto dopo aver sorvegliato e studiato nel dettaglio le piantine e le mappe della scuola. La polizia ha riferito di aver sentito il padre della donna.
Secondo la polizia, la donna era “risentita” dall’aver dovuto frequentare una scuola cristiana. La 28enne – che si identificava come transgender e si era laureata lo scorso anno al Nossi College of Art e, secondo il suo profilo LinkedIn, era una grafica che disegnava loghi per aziende – aveva considerato almeno un’altra scuola come possibile bersaglio del suo attacco, ma aveva alla fine optato per quella cristiana di Covenant perché aveva meno sicurezza.
“Era una ragazza molto dolce”, una ragazza “normale, forse un po’ troppo tranquilla”. così l’hanno descritta i suoi vicini di casa. “Penso che i genitori di Audrey siano scioccati come tutti noi nel vicinato. Non c’è nulla che mi avrebbe mai portato a pensare che sarebbe stata capace di un gesto simile o che lei o la sua famiglia avessero avuto accesso a una pistola”, ha detto un vicino ad alcuni media americani.
Nashville, i cittadini rendono omaggio alle vittime con peluche e palloncini
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