Non sono ricattabile … di Sergio Pizzolante

La Meloni dice che non è ricattabile.
Berlusconi aveva detto che lei è arrogante ed offensiva. È “una persona con la quale non si può andare d’accordo”, dice.
Ieri, Forza Italia non ha votato il Presidente del Senato. Cosa enorme.
Mai prima una legislatura è iniziata così.
Che succede?
Due cose, anzi, tre.
La prima: è il risultato anche, anche, seguite bene, c’è un collegamento, con la sfiducia a Draghi. Berlusconi e Salvini hanno fatto cadere il Governo che sostenevano e sono andati al voto con la Meloni, da sconfitti. Da sconfitti hanno preso insieme, meno voti della Meloni.
Questo pesa moltissimo nei rapporti interni.
Più su Berlusconi che su Salvini.
Berlusconi è abituato a comandare.
Qui è comandato. Non lo accetta.
La Seconda: Berlusconi ha 86 anni, non è lucido, da un bel po’, non ha mai voluto investire sul dopo di lui. Quando qualcuno ha dimostrato di avere i numeri per ereditare, l’ha distrutto.
I migliori se ne sono andati sostituiti sempre dai peggiori. Che a loro volta sono stati sostituiti da coloro che erano peggio di loro.
Sino alla Ronzulli.
Il livello è così basso che una come la
Meloni non può accettarlo.
Ma chiunque di buon senso non può accettarlo.
Berlusconi non ha capito che può imporre i peggiori a casa sua, non a casa d’altri.
Confonde il no al peggio con arroganza.
Terzo: la Meloni ha testa politica. Ragiona politicamente. Viene dal basso. Ha lavorato duro. Ha idee lontane dalle mie ma ha idee.
E crede alle sue idee.
È un animale politico che, chi si è abituato agli animali antipolitici degli ultimi 30 anni non capisce.
Lei ha margini di melina politica ridotti.
Sa che si può mediare non oltre il non mediabile.
Inoltre Berlusconi e Salvini non gli piacciono. Per ragioni diverse. È un istinto di borgata. Un pregiudizio anche. Ed è un giudizio.
È lo sguardo dell’alto in basso di chi ha storia e mestiere politico verso tutto ciò che ha venature anti politiche o populiste o caciarone.
Adesso ha anche i voti.
E lei che ha i voti.
Il vento spinge lei.
È un vantaggio che non regala.
Quindi o si adeguano o si adeguano.
Mediazione si, retrocessione no.
Sta qui il significato del: non mi faccio ricattare.
Ne vedremo delle belle.