Lo spettro del 5 aprile, rieccolo in Valconca dove la terra ha tremato ancora. In quella valle c’è anche Eleonora Calesini, salvata sotto le macerie in Abruzzo
Lo spettro del 5 aprile. Rieccolo. In Valconca. La terra, ieri notte, ha tremato. Come allora. Sono le 5.43. Lo scossone prolungato di Macerata suona la ‘ninna nanna’ anche nel Riminese, al confine con Pesaro. L’onda lunga si percepisce da valle, Morciano, fino a monte, Montegridolfo e Mondaino. In quella valle, strapazzata dalla scossa, anche una ragazza: Eleonora Calesini.
Ci ha dormito sopra. Su dieci cuscini. Non l’ha neanche avvertito. E a quel mostro ha rifilato una doppietta: due a zero. E’ il secondo trionfo: il primo quello di aprile all’Aquila. La piccola Eleonora non fu sconfitta dalle scosse e neppure da un’intera palazzina che si sbriciolò sopra di lei. Ieri notte, il secondo sigillo.
Ma l’eroina di Mondaino sta dominando la partita con la vita. Lotta duro nella riabilitazione, studia col coltello tra i denti e prepara l’assalto finale: l’esame di ammissione all’Accademia delle Belle Arti di Urbino. Dopo il buio dell’Aquila ha puntato alla luce dei Torricini ducali.
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