Nella serata di ieri, i militari della Compagnia Carabinieri di Novafeltria, in collaborazione con i colleghi della Compagnia CC di Civitanova Marche, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rimini nei confronti di un 34enne residente a Civitanova Marche responsabile di estorsione, truffa e molestia o disturbo alle persone a danno di un religioso della diocesi “San Marino-Montefeltro”.
La vicenda:
nei primi giorni del decorso mese di marzo presso il comando Stazione Carabinieri di Pennabilli si presentava un sacerdote che sporgeva denuncia-querela per tentata truffa poiché aveva ricevuto una telefonata attraverso la quale l’ignoto interlocutore avanzava una singolare richiesta di denaro che era apparsa al religioso molto strana e non veritiera.
A seguito della denuncia veniva avviata una tempestiva attività di indagine da parte dei Carabinieri della Compagnia di Novafeltria e della Stazione CC di Pennabilli, coordinati dal Capitano Umberto Geri, che consentiva attraverso una meticolosa e complessa analisi di traffici telefonici di individuare, in prima battuta, il soggetto responsabile della tentata truffa.
Nel corso dell’attività investigativa emergeva che il truffatore, attuando lo stesso modus operandi, e prescegliendo le vittime tra gli appartenenti al clero, tramite artifizi e raggiri consistenti nel simulare uno stato di bisogno dovuto ad un fantomatico incidente stradale assai grave nel quale perdeva la vita la moglie, piuttosto che spacciandosi per un parrocchiano in grave difficoltà economica o, mediante minacce poste in essere a mezzo telefono nei confronti delle vittime, le costringeva a farsi versare rilevanti somme di denaro.
Nel corso delle indagini emergeva che analogo modus operandi era stato attuato, da oltre un anno e precisamente dal gennaio 2014, nei confronti di un religioso della Repubblica di San Marino, che esasperato oramai dalle reiterate telefonate di tenore estorsivo e dalle continue vessazioni subite dal malfattore, stante le continue pretese di quest’ultimo di ricevere somme di denaro sempre più cospicue, si rivolgeva ai militari dell’Arma per prospettare i fatti che lo avevano costretto a consegnare varie somme di denaro, attraverso ricariche poste pay, per un importo complessivo pari a 70.000 euro circa.
Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Novafeltria e della Stazione CC di Pennabilli consentivano di acclarare, nel contesto investigativo, che il truffatore, con il medesimo modus operandi, aveva ottenuto delle elargizioni di denaro anche da altri parroci della valmarecchia, del ravennate, del bellunese e della capitale.
Inoltre la specifica attività di indagine faceva emergere che le tessere poste pay erano intestate ad una 24enne rumena residente a Civitanova Marche che veniva, pertanto, deferita per favoreggiamento reale, 379 c.p..
Alla luce di quanto emerso dall’attività di indagine, i militari operanti richiedevano alla competente Autorità Giudiziaria l’emissione di un’ordinanza per l’applicazione di un’idonea misura cautelare nei confronti dell’estorsore.
Il GIP del Tribunale di Rimini, concordando le risultanze investigative evidenziate, a seguito della richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Rimini, emetteva l’ordinanza di restrizione personale nei confronti del 34enne che, veniva tratto in arresto a Civitanova Marche dagli uomini dell’Arma e, al termine delle formalità di rito, tradotto presso la sua abitazione dove dovrà permanere in regime degli arresti domiciliari a disposizione della competente A.G.