Novafeltria. Cronisti e pubblico a caccia di posti per il processo di Guerrina

grazianoCONTO alla rovescia per il processo a padre Gratien Alabi ed è ‘caccia’ al posto in aula. Il frate congolese apparirà venerdì davanti alla corte d’assise. E’ in carcere da oltre 200 giorni, per l’accusa di omicidio e occultamento e distruzione di cadavere, nel giallo di Guerrina Piscaglia, la mamma scomparsa da Ca’ Raffaello il 1° maggio scorso. Sarà un processo che non passerà inosservato. Da settimane i cronisti di quotidiani e tv fanno la fila per accreditarsi al processo. Sarà aperto anche al pubblico ma i posti sono limitati: 28 nell’aula ‘Miraglia’ alla Vela ad Arezzo. Questura e presidente della corte stanno mettendo a punto proprio in queste ore gli ultimi aspetti organizzativi.
TRA I PRESENTI venerdì, sicuramente non mancheranno i familiari di Guerrina (dalle sorelle alla nipote che si sono costituite parte civile con i propri legali), compreso il marito, Mirco Alessandrini, che sarà accompagnato dai suoi legali, Francesca Faggiotto e Nicola Detti.
Sono giorni di tensione per padre Gratien. Lunedì mattina, vestito con abiti religiosi, si è presentato al Riesame di Firenze insieme ai suoi avvocati. La risposta ufficiale all’istanza dei domiciliari con braccialetto elettronico, non è ancora arrivata: il riesame si è preso qualche giorno per decidere. In attesa del processo, il frate continua a pensare che Guerrina sia viva. Anche se dopo tutti questi mesi in cella, si sente schiacciato dall’accusa, e non riesce a formulare ipotesi sulla fuga della casalinga.

Resto del Carlino