Novafeltria. Due 17enni si introducono nel meet scolastico e fanno partire un video con minacce: “vi ammazzerò tutti”

Carabinieri di Novafeltria: si introducono abusivamente nel meet scolastico denunciati.

 

I Carabinieri della Compagnia di Novafeltria hanno scoperto e denunciato gli autori di un accesso abusivo al sistema informatico scolastico.

Questa volta a farne le spese, dell’attività posta in essere dai Carabinieri di Novafeltria, sono stati due diciassettenni residenti in Valmarecchia.

I fatti si sono verificati nel mese di dicembre, in piena pandemia con le scuole superiori in D.A.D. (Didattica a Distanza), quando il Dirigente Scolastico si è presentato presso la Stazione Carabinieri di Novafeltria raccontando uno spiacevole episodio che aveva lasciato sbigottiti professori e studenti di una classe “virtuale”. In specie, durante una video lezione, qualcuno, dopo aver creato appositamente un falso account con il nome “GOOGLE ASSISTENT”, chiedeva al docente di essere incluso tra i partecipanti, inducendolo così in errore sul fatto potesse trattarsi realmente di verifiche del sistema. Il soggetto, avuto l’accesso alla classe “virtuale”, azionava un audio dal contenuto volgare e minaccioso, dove in uno dei passaggi veniva proferita la frase “Vi ammazzerò tutti”. A quel punto il docente riusciva a bloccare l’accesso, ma il soggetto cercava nuovamente di essere accettato alla lezione utilizzando tre distinti account fasulli senza mai però essere accettato dall’insegnante.

I militari dell’Arma di Novafeltria, acquisita la denuncia e sentite alcune testimonianze sull’accaduto, hanno dato inizio ad una serie di accertamenti tesi a fare luce sulla vicenda.

Al termine delle indagini hanno acquisito tutte le prove a carico dei colpevoli: due diciassettenni, residenti in Valmarecchia. Nella fattispecie, uno dei due, studente della suddetta scuola superiore, durante una video lezione, forniva le credenziali di accesso al suo amico, diciassettenne anch’egli, permettendogli così di creare un account “falso” che ha ingannato anche il docente. Lo scherzo però stavolta è costato loro caro; infatti entrambi sono stati denunciati e dovranno rispondere del reato di “accesso abusivo ad un sistema telematico”.