Novafeltria. Elena Vannoni fa sentire la sua voce. “Forzature e irregolarità della Fondazione Alta Valmarecchia”

sindrome-di-down“Dopo aver finalmente avuto accesso agli atti, il consigliere Vannoni di “Percorso Comune” dichiara di aver riscontrato delle irregolarità e delle forzature nel percorso che ha portato all’assegnazione alla Fondazione Alta Valmarecchia della funzione di assistenza educativa scolastica(AES) ai ragazzi disabili frequentanti l’Istituto “T. Guerra”.
Questo l’antefatto: Ricordiamo che la gestione dell’AES è in titolarità ai Comuni e non rientra tra quelle delegate all’Unione dei Comuni; nonostante questo, memori della gestione esercitata precedentemente dalla ex Comunità Montana, per l’anno scolastico 2014/2015 il Comune aveva, tramite apposito accordo, conferito la gestione di tutto il servizio, per ogni scuola di ogni ordine e grado, all’Unione , che , tramite bando, aveva individuato la cooperativa a cui appaltarlo.
Quest’anno scolastico, invece, inizia senza la presenza degli educatori al fianco dei ragazzi. Andando a cercare le ragioni del ritardo si scoprono una lunga serie di inesattezze formali che ci fanno affermare che manca un titolo giuridico congruo affinchè la Fondazione possa gestire questo servizio .
Infatti è accaduto che , solo nei primi giorni di settembre, i Comuni dell’Unione abbiano proceduto con singole delibere di giunta a rinnovare l’accordo fatto l’anno precedente con l’Unione , ESTRAPOLANDO il servizio da svolgere per gli alunni delle Scuole Superiori, per le quali, si dice, l’AES … “sarà gestito direttamente dall’Istituto Scolastico “Tonino Guerra” di Novafeltria o altri Istituti Superiori frequentanti ai quali questo Comune trasferirà le risorse necessarie…”. A questo Accordo tra le parti Comune- Unione non si è mai affiancato un ulteriore Accordo tra Comune- Istituto Scolastico che desse titolo giuridico alla deliberazione in merito da parte del Consiglio d’Istituto del “T. Guerra” ,datata 30 giugno 2015 e pubblicata all’albo il giorno seguente (quindi l’istituto ha deliberato prima ancora che lo facessero i Comuni).
A tutto questo si aggiunga che il contenuto di quella deliberazione intitolata “Convenzione con Fondazione Alta Valmarecchia”, e della concreta, successiva convenzione, nonostante il soggetto proponente fosse la scuola, presenta un quadro di eccessiva magnanimità nelle concessioni riconosciute alla Fondazione, che vanno dalla gestione dell’AES; alla cessione di un intero piano dell’edificio, nonostante la scuola sia in penuria di aule; alla concessione di utilizzo delle terre richieste dalla scuola al demanio idrico; per arrivare addirittura a pretendere le pulizie negli spazi a lei riconosciuti. Tutto questo desta oggi ancor più perplessità alla luce del fatto che la ex dirigente scolastica, appena andata in pensione, è divenuta Direttore della Fondazione stessa.
Quello che vogliamo capire , e che non ha trovato risposta, è perché l’Istituto scolastico abbia voluto delegare la gestione alla Fondazione, che l’ha poi delegata a sua volta alla cooperativa di cui si serviva l’Unione, senza esperire apposita ed autonoma gara. Quindi niente è cambiato se non l’aver introdotto un soggetto (fondazione) in più. Inoltre non è ancora dato sapere, non esistendo accordo che la disciplini, quale cifra ogni Comune verserà nelle casse della Fondazione.
Poiché la titolarità e la responsabilità sono e restano del Comune, se questo non provvede a disciplinare il rapporto con l’Istituto, tramite apposito atto, quest’ultimo non può certo decidere di “sub appaltarlo” ad altri.”

Sara Ferranti