LA CITTADINANZA onoraria per l’ex comandante della compagnia dei carabinieri di Novafeltria, Umberto Geri, è stata approvata in consiglio, ma con qualche intoppo. Perché la delibera, presentata dal sindaco Lorenzo Marani, è arrivata quasi a sorpresa. Tra i temi trattati venerdì sera, all’ordine del giorno, Marani ha infatti proposto di dare a Geri la cittadinanza onoraria. Tra i banchi della minoranza, Percorso Comune ha appoggiato la scelta, mentre Giuseppe Cangiotti (Federazione della Sinistra) ha fatto presente alcune perplessità. Tra queste, la mancata condivisione preliminare della scelta. «Ho contestato il metodo di Marani – dice Cangiotti– Il sindaco non ha condiviso con tutti prima la scelta di preparare la delibera. Ha parlato solo con qualcuno del consiglio, non con tutti. Premetto che ho massima stima di Geri e l’ho ringraziato personalmente per quello che ha fatto. Avevo proposto di preparare una lettera di ringraziamento ufficiale sottoscritta dall’intero consiglio. Geri ha operato benissimo, ma con questa cittadinanza onoraria ho detto a Marani che si creerebbe un precedente difficile da gestire. Così ho chiesto il rinvio della discussione, ma a quel punto la seduta è stata momentaneamente sospesa».
«All’atto della discussione – rincara Roberto Delfini (Percorso Comune) – ci siamo resi conto che il sindaco Marani aveva chiesto il parere preliminare solo a noi di minoranza. Abbiamo scoperto che in maggioranza non tutti erano stati informati della discussione della delibera». Dopo alcuni minuti di congelamento della seduta, alla fine i consiglieri di maggioranza e minoranza sono tornati a votare. Tutti favorevoli, tranne Cangiotti, che si è astenuto. «Noi abbiamo risposto all’invito del sindaco – conclude Delfini – ma questo fatto ci fa sorridere. La maggioranza ha votato compatta non avendo il coraggio di sfiduciare il sindaco che se ne infischia del parere dei propri consiglieri e assessori».
Resto del carlino