Novafeltria. Giallo di Ca’ Raffaello, Gratien non vuole scorciatoie. Niente rito abbreviato

grazianoNIENTE RITO abbreviato, ma normale processo. Dovrebbe essere questa la scelta finale che prenderanno padre Gratien Alabi e il suo avvocato Francesco Zacheo. Non c’è ancora una notizia ufficiale, da parte del legale, ma Zacheo sarà ad Arezzo domani per incontrare il frate e consegnare l’istanza di scarcerazione del religioso, in cella da fine aprile con l’accusa di omicidio volontario e occultamento del cadavere di Guerrina Piscaglia, la 50enne scomparsa da Ca’ Raffaello in Valmarecchia l’1 maggio 2014. L’avvocato sta aspettando l’arrivo delle ultime due cartoline postali che confermano la consegna delle notifiche dell’istanza di scarcerazione ai familiari di Guerrina. Zacheo vuole che Gratien venga messo subito agli arresti domiciliari. Francesca Faggiotto, legale di Mirco Alessandrini, non presenterà osservazioni all’istanza «perchè la magistratura ha già risposto procedendo con il rito immediato. Questa richiesta dei domiciliari non ha più senso». Giovedì Zacheo non si fermerà solo ad Arezzo. Dopo aver fatto visita al frate congolese, passerà anche da Ca’ Raffaello, accompagnato da un investigatore. Il legale sta portando avanti, infatti, le indagini difensive. Ed è proprio questa visita in paese che confermerebbe la scelta dell’avvocato, e dello stesso padre Gratien, di procedere per rito ordinario e non abbreviato. Zacheo infatti sarà a Ca’ Raffaello per incontrare alcune persone che potrebbero diventare futuri testimoni per il processo.

Resto del Carlino