Novafeltria. Gratien “Sono innocente, lo dimostrerò a processo!”

graziano«NON TEMO il processo. Voglio dimostrare la mia innocenza. La verità verrà a galla». Sono state queste le parole pronunciate da padre Gratien Alabi (nella foto al centro) quando ieri ha incontrato il suo avvocato difensore, Francesco Zacheo, nel carcere di Arezzo. «L’ho incontrato ieri mattina poco dopo le 13.30 – afferma il legale – perché prima gli ha fatto visita l’ambasciatore del Congo, insieme a suo cugino. Era la prima volta che Gratien rivedeva un familiare». Il frate congolese si trova in cella da fine aprile con l’accusa di omicidio volontario e occultamento del cadavere di Guerrina Piscaglia, la 50enne scomparsa da Ca’ Raffaello l’1 maggio del 2014. Martedì è stato fissato dal gip il processo che vedrà alla sbarra il frate, il prossimo 4 dicembre. «Il religioso conosce poco la legge italiana – continua Zacheo – per questo gli ho spiegato bene cosa dovremo fare. Da una parte c’è il rito ordinario, il normale processo. Dall’altra la possibilità di chiedere il rito abbreviato, semplice o condizionato. Stiamo valutando il da farsi, ancora non abbiamo deciso». Il legale sembra più propenso a chiedere il rito abbreviato condizionato, dove il giudizio verrebbe discusso sulle carte, ci sarà la possibilità di assumere ex novo delle prove indicate dall’imputato e, nel caso arrivasse il verdetto di colpevolezza, si potrebbe ottenere uno sconto sulla pena.
«Gratien non è spaventato. E non ha scartato nemmeno il rito ordinario. Sarà comunque una decisione che prenderemo insieme» confida Zacheo. Mercoledì il legale sarà nuovamente ad Arezzo per incontrare il frate e farà tappa anche a Ca’ Raffaello con alcuni consulenti. Intanto ha già notificato la richiesta di scarcerazione e degli arresti domiciliari di Gratien alle parti offese: al marito di Guerrina, alle sorelle e alla nonna, tutrice del figlio Lorenzo. «Non appena arriveranno le cartoline postali che stabiliscono l’arrivo delle notifiche – conclude Zacheo – procederò con la consegna dell’istanza al giudice come da prassi».

Resto del Carlino