NOVAFELTRIA e l’intera valle tirano un sospiro di sollievo: l’ospedale ‘Sacra Famiglia’ diventerà presidio ospedaliero in area particolarmente disagiata. Niente casa della Salute, niente ambulatori al posto dell’unità operativa di chirurgia, come temevano i residenti e il comitato ‘Giù le mani dall’Ospedale’. La conferma sul destino del nosocomio di Novafeltria, da mesi al centro della polemiche per lo svuotamento dei servizi denunciato dal comitato, è arrivata direttamente dall’assessore regionale alle politiche per la Salute, Sergio Venturi. «Il nostro ospedale – spiega il portavoce del comitato Livio Cursi – stava per essere trasformato in casa della salute. Questo nuovo modello non va bene per le aree disagiate (quelle in cui il territorio è molto ampio, come la Valmarecchia). Dopo le parole chiare dell’assessore Venturi confidiamo che pure l’Ausl si convinca». Per vedere nero su bianco la trasformazione del ‘Sacra Famiglia’ occorre attendere ottobre, quando la Regione emanerà le linee guida della nuova programmazione sanitaria. Tra le tipologie è prevista quella dei presidi ospedaliere in aree disagiate, dotati di pronto soccorso, reparto di medicina e un reparto di chirurgia con adeguata assistenza anestesiologica.
Resto del Carlino