Novafeltria. Una colletta per padre Gratien che si affida al super avvocato

grazianoNUOVI colpi di scena nel giallo di Guerrina Piscaglia, scomparsa da Ca’ Raffaello l’1 maggio 2014. Da una parte ci sono gli inquietanti appunti e disegni apparsi sui foglietti sequestrati a padre Gratien Alabi dalla canonica di Ca’ Raffaello e dalla sua stanza del convento romano, da dove è stato prelevato a fine aprile per essere incarcerato ad Arezzo con l’accusa di omicidio volontario e occultamento del cadavere di Guerrina. Si tratta di schizzi fatti a mano che rappresentano un corpo dentro una scatola quadrata. E poi c’è un altro foglio con il famoso riferimento «al telefonino caduto nell’acqua col libro delle benedizioni». Altro colpo di scena è l’arrivo di un nuovo legale difensore per il frate che affiancherà Francesco Zacheo: il penalista e docente universitario Riziero Angeletti di Rieti. Conosciuto per aver difeso Michele Santonastaso e aver seguito l’inchiesta sul tesoro di Vito Ciancimino, Angeletti si è già occupato in parte dell’inchiesta su padre Gratien, ma il frate potrebbe firmargli pieno mandato entro giovedì. Intanto, tra domani e giovedì, Zacheo sarà ad Arezzo a depositare l’istanza di scarcerazione e ha anche in programma un blitz a Ca’ Raffaello. Nell’istanza Zacheo smonta tutto il teorema dell’accusa. Gli indizi, secondo il legale, sono gli stessi che avevano fatto da base ad ottobre di un anno fa al divieto di espatrio del frate, dove gli si imputava solo il favoreggiamento. Secondo la difesa, poi, alcuni elementi sono stati valutati in modo parziale: gli orari di avvistamento di Guerrina da parte di alcuni testimoni quel primo maggio, la figura del marito Mirco Alessandrini e quella di Dawit, il pizzaiolo di Ponte Presale, che con Guerrina ha scambiato molte telefonate. Nel frattempo il consigliere d’ambasciata del Congo, Benjamin Osango, ha già fatto partire una colletta tra connazionali e confratelli di Gratien in tutto il mondo, per aiutare il frate ad affrontare le spese legali «per affrontare il processo davanti ai giudici popolari: lui non ha nulla da tamere e vuole dimostrare la sua innocenza», confida ancora Osango.

Resto del Carlino