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Lo stupro non è un Barba trucco: otto attivisti e attiviste del Campo innocente, in solidarietà con Amleta, l’associazione di contrasto alla disparità e alla violenza di genere nel mondo dello spettacolo, hanno manifestato fuori del teatro Eliseo di Roma per contestare Luca Barbareschi che ieri in una intervista a La Repubblica ha negato legittimità alle parole di chi denuncia molestie e stupri, “un distillato di maschilismo, e cultura dello stupro, parole inaccettabili”, dicono.
“La realtà che noi viviamo è un’altra: chi denuncia si espone e rischia di non lavorare, il settore culturale subisce tagli sistematici che penalizzano le esperienze più fragili e indipendenti, non esiste alcuna forma di reddito per i/le lavorat_ precarix della cultura e dello spettacolo”, sostengono al Campo Innocente. Il blog raccoglie l’azione di artist* e lavorator* dello spettacolo che pongono la questione della violenza, del sessismo e della precarietà nel mondo artistico.
La protesta di oggi davanti all’Eliseo di cui Barbareschi è stato direttore artistico è culminata con il gesto di spogliarsi nudi dalla vita in giù.
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