NUMANA – La voglia di mare e relax, la ricerca della soluzione perfetta, un lungo viaggio in auto sfidando il caldo torrido e le estenuanti file in autostrada per poi scoprire che la casa prenotata su internet non esiste. E’ cominciata nel peggiore dei modi la vacanza per un gruppo di turisti giunti lunedì scorso a Numana da Scafati, in provincia di Salerno. In sei avevano scelto l’alloggio per le vacanze attratti da una delle tante inserzioni presenti sui siti di annunci gratuiti specializzati. Dopo aver concordato il canone di locazione e versato la caparra di 150 euro, hanno fatto i bagagli e si sono messi in viaggio in direzione della Riviera del Conero, convinti di trovare la casa immortalata sulle foto una volta raggiunto l’indirizzo indicato. Caduti nella rete dell’inserzionista-truffatore, sono stati invece costretti a rivolgersi ai carabinieri della stazione locale per denunciare il raggiro e chiedere aiuto, perché, essendo ancora alta stagione, non riuscivano a trovare un’altra sistemazione dove poter trascorrere almeno qualche giorno. Alloggio per le vacanze fantasma e caparra volatilizzata anche per una famiglia italiana che a ridosso di Ferragosto si è presentata al civico 3 di via Giulietti a Sirolo, dove al posto dell’appartamento prenotato su internet ha trovato il Panificio del Conero. In conclusione, tanta amarezza e ferie salvate in extremis solo dopo un’estenuante ricerca. La vacanza da sogno si era trasformata in un incubo pure per una famiglia di cinque persone arrivata a Marcelli il 7 agosto. Raggiunto l’indirizzo fornito dal falso proprietario, armate di bagagli e sfinite dalla stanchezza, hanno dovuto fare i conti con la triste realtà: il proprietario, quello vero, non sapeva nulla del loro arrivo e soprattutto era all’oscuro dell’annuncio mendace che promuoveva la sua abitazione su siti di affitti estivi fra privati. Lo stesso giorno, in una nota agenzia di via Litoranea a Numana, si è presentata un’altra famiglia che aveva riservato sul web un appartamento a Porto Recanati. Anche in questo caso inesistente. Da giugno ad oggi sono tre i casi denunciati ai carabinieri della Stazione di Numana. Una statistica che potrebbe, però, non rispecchiare l’esatto numero dei turisti truffati lungo la Riviera. Non tutti infatti sporgono querela in considerazione dell’esiguità delle somme perse. Per altri, invece, l’impellenza è trovare un alloggio di fortuna, rimandando così la segnalazione presso le forze dell’ordine del luogo di residenza al ritorno dalle ferie. Nel maggio 2014, un’indagine portata avanti per due anni dai carabinieri della locale Stazione aveva permesso di sventare una rete articolata di truffe online ai danni di circa 200 famiglie di vacanzieri più alcuni fornitori di energia elettrica per un totale di oltre un milione di euro.
Corriere Adriatico