• Screenshot
  • Nuova sfida Fmsi nell’alpinismo, parte la scalata al Makalù

    (ANSA) – ROMA, 19 APR – La bandiera della Fmsi sta partendo
    per una nuova conquista: il Makalù, la
    quinta cima più alta del mondo. La Federazione Medico Sportiva
    Italiana, il cui statuto prevede tra l’altro attività di
    promozione e attuazione di ricerche scientifiche e applicate nei
    vari campi della Medicina dello Sport, sosterrà l’impresa degli
    alpinisti Roberto Manni e Silvio Mondinelli, che proveranno la
    scalata di una delle vette più temute e complicate della catena
    dell’Himalaya.
        Dopo l’Everest, il K2, il Lhotse e il Kangchenjunga, il Makalù
    rappresenta una delle mete più ambite da alpinisti e scalatori:
    avventurarsi su quella cima è senza dubbio un’impresa, a causa
    della sua posizione isolata, che la rende particolarmente
    soggetta ai forti venti himalayani, e per la necessità di
    superare il maggior dislivello, visto che si parte dai 470 metri
    da Thumlingtar per arrivare ai 8.463 metri della vetta. Manni e
    Mondinelli sono due tra i più esperti scalatori italiani e tra i
    pochi al mondo ad aver raggiunto già diversi 8.000, anche
    senza l’utilizzo delle bombole d’ossigeno: Mondinelli, detto “Gnaro”, già nel 2007 aveva raggiunto tutti i quattordici 8.000
    senza l’uso di ossigeno supplementare, compiendo altre sette
    volte l’ascesa oltre gli 8.000, e oggi tenterà la scalata per la
    ventiduesima volta. “Per la Federazione Medico Sportiva Italiana
    – spiega il presidente Maurizio Casasco – è un grande onore
    brandizzare questa spedizione e studiarne gli aspetti
    scientifici. La Fmsi ha interesse, infatti, a indagare il
    rapporto tra mente e muscolo negli ambienti estremi e ha
    definito uno specifico protocollo di visita medico-sportiva, che
    prevede l’effettuazione di test fisiologici per il monitoraggio
    delle capacità condizionali e la valutazione della performance
    fisica e prestativa negli alpinisti, in collaborazione con
    l’Istituto di Scienza dello Sport del Coni e l’Istituto di
    Medicina dello Sport di Sport e Salute”. Silvio Mondelli si
    trova già in Nepal, Roberto Manni lo raggiungerà oggi, 19
    aprile. Pochi giorni dopo, inizierà la lunga scalata che li
    porterà al campo base, per poi tentare la vetta, dopo circa un
    mese di adattamento fisiologico. (ANSA).
       


    Fonte originale: Leggi ora la fonte