Nuove norme per i diplomatici sammarinesi: lo Stato revocherà l’immunità a consoli e ambasciatori indagati nel paese accreditato. A deciderlo, è la delibera del congresso di Stato, del 22 marzo scorso, sugli “orientamenti e le deliberazioni riguardanti il corpo diplomatico e consolare sammarinese”.
Pugno di ferro anche coi diplomatici, scelti rigorosamente tra sammarinesi di spicco in ambito culturale e politico, almeno per le sedi ritenute “strategiche”.
Parole d’ordine: maggiori qualità e trasparenza. Il progetto di riforma delle due leggi (la 13/79 e la 105/93) dovrà, recita la delibera, confermare l’accesso alla carriera diplomatica attraverso una procedura concorsuale che “offra ai giovani più quali?cati la possibilità di entrarvi”;
Gli incarichi saranno conferiti per un periodo di due anni rinnovabili, fatta salva la possibilità di revoca da parte del Congresso di Stato o di rinuncia all’incarico. E poi occhio alle incompatibilità: i diplomatici non potranno rivestire il ruolo al vertice di organizzazioni degli imprenditori e dei lavoratori, di Comunità dei sammarinesi all’estero, di delegato o rappresentante delle comunità pressola Consulta dei sammarinesi all’estero.
San Marino Oggi