Nuovi sviluppi nel caso di presunta violenza sessuale a Cattolica: il Dna incastra i sospettati

Emergono nuove informazioni riguardo al caso di presunta violenza sessuale verificatosi a Cattolica lo scorso luglio. Gli esami del Dna condotti sulle tracce rinvenute hanno evidenziato collegamenti con due uomini: un pizzaiolo di origini egiziane di 59 anni e un cameriere di 48 anni proveniente da Frosinone. Entrambi erano impegnati in lavori stagionali e avevano soccorso una turista svizzera di 30 anni, trovata in stato confusionale, portandola nella stanza d’albergo di uno di loro.

Mentre i due indagati sostengono di aver agito per aiutare la donna, l’accusa contesta che la turista, in condizioni di semi-incoscienza, sia stata vittima di abusi. Inizialmente, a luglio, il giudice per le indagini preliminari aveva disposto la scarcerazione dei sospettati per mancanza di prove sufficienti. Tuttavia, i recenti risultati dei test sul Dna potrebbero portare a una nuova richiesta di rinvio a giudizio, lasciando aperta la questione su quanto accaduto quella notte. Sarà il processo a fare chiarezza sui fatti.