Pavia – Le indagini sul caso di Chiara Poggi si arricchiscono di nuovi dettagli emersi dai recenti accertamenti scientifici richiesti dalla procura. In particolare, sarebbe stata individuata un’impronta della mano di Andrea Sempio, uno degli indagati, accanto al corpo della vittima. La traccia, classificata come numero 33, si trova sulla parete delle scale dove è stato trovato il cadavere di Chiara Poggi, e sarebbe stata repertata dagli investigatori del Ris di Parma.
Durante le udienze di oggi, sono stati ascoltati gli interrogatori di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio, e di Marco Poggi, fratello della vittima. L’interrogatorio di Andrea Sempio, invece, non si è mai svolto: il suo legale, Massimo Lovati, ha spiegato che l’atto è stato dichiarato nullo perché l’indagato non si è presentato in tribunale, in assenza di un avviso conforme alle norme di legge che prevedono l’obbligo di accompagnamento coatto in caso di assenza ingiustificata.
L’interrogatorio di Sempio era programmato per le 14, ma non si è tenuto: “Atto nullo, lo abbiamo comunicato alla procura”, ha commentato Lovati. Al momento, non ci sono altre date previste per l’audizione. Stasi, invece, ha risposto a tutte le domande degli inquirenti nel corso di un interrogatorio durato circa due ore e mezza, esprimendo fiducia nell’operato degli investigatori.
Per quanto riguarda le indagini, le fonti ufficiali indicano che le prove scientifiche stanno portando a nuove ipotesi sulla dinamica dell’omicidio, anche in relazione alla presenza di tracce di Sempio sul luogo del delitto. Restano in corso ulteriori accertamenti e analisi per chiarire i ruoli di tutti gli indagati nel caso.