Posticipata ufficialmente al primo gennaio 2015 la data di entrata in vigore del Decreto Delegato numero 134 riguardante la certificazione dei ricavi degli operatori economici in via telematica.
Ieri mattina il Congresso di Stato ha infatti confermato la volontà di far slittare la data del primo di ottobre. Il segretario di Stato alle Finanze e Bilancio, Claudio Felici, di conseguenza, porterà in Aula la ratifica del decreto con la data modificata mentre non è ancora pervenuta alcuna indicazione sulla annunciata serrata del 1° di ottobre, in concomitanza con la cerimonia di insediamento dei nuovi Capitani Reggenti Gian Franco Terenzi e Guerrino Zanotti, in cui i commercianti del centro storico sammarinese hanno annunciato la propria decisione di abbassare le saracinesche in segno di protesta per l’utilizzo della Smac come uno strumento di controllo delle entrate di cassa.
Nel frattempo alcuni commercianti hanno ritenuto “totalmente fuori luogo e significativo di metodi coercitivi tipici di regimi da tempo tramontati” il commento della Centrale sindacale unitaria, che ha incolpato tutta la categoria affermando che vorrebbe “continuare a non dichiarare al fisco i propri ricari effettivi” per quanto riguarda l’entrata in vigore del “decreto Felici” relativo al nuovo corso di utilizzo della Smac Card.
”E’ quantomeno incostituzionale che la rappresentanza dei lavoratori si configuri quale forza di diritto per gli indirizzi della politica del governo” lamentano i negozianti del centro storico sammarinese in una lettera che ribadiscono al sindacato che “l’attuale uso della Smac è apprezzato dai commercianti e dai consumatori, ha distinto la Repubblica di San Marino rispetto ad altri Paesi e che va mantenuto tale”.
“La certificazione dei ricavi degli operatori economici in via telematica e l’obbligatorietà della Smac – continuano i commercianti – non tiene conto delle incongruenze che presenta ‘il decreto Felici’ e le tante difficoltà applicative e l’inevitabile maggiorazione dei costi d’esercizio”.