Il fumo, come accertato da Forze dell’ordine italiane e uffici competenti sammarinesi, proviene dallo stabilimento aziendale della Petroltecnica, situata a Cerasolo Ausa, a poche decine di metri dal confine con San Marino.
Sono circa dieci giorni che gli abitanti di Cerasolo Ausa, nel comune di Coriano, e quelli di Rovereta e Falciano, nel castello di Serravalle, a San Marino, si addormentano e si svegliano con, nell’aria, un odore nauseabondo.
Le prime segnalazioni sono arrivate all’arma dei Carabinieri di Coriano la settimana scorsa, in particolare martedi? 13 settembre attorno alle 10 di sera. Nei giorni successivi ne sono seguite molte altre, sia da parte dei residenti di Cerasolo Ausa, sia da quelli di Rovereta e Falciano. Quest’ultimi, hanno segnalato la forte puzza anche al Dipartimento Prevenzione e Am- biente dell’Istituto per la sicurezza sociale dell’ospedale di Stato di San Marino. In particolare – raccontano alcuni i residenti di Rovereta e Falciano – “ieri mattina ci siamo svegliati con un odore veramente fortissimo e insopportabile, per questo abbiamo deciso di farlo presente sia alle Forze dell’ordine che all’Iss”.
Una decina di cittadini, si sono quindi armati di un computer e una tastiera, e hanno scritto una mail al Dipartimento Prevenzione e Ambiente, segnalando il forte odore presente nella zona di Rovereta e Falciano.
Il mistero dell’origine del cattivo odore e? stato subito svelato. Gia? nei giorni scorsi, infatti, la stampa riminese aveva dato notizia dell’accaduto, rivelando che la puzza proveniva, e proviene tutt’ora, dallo stabilimento aziendale della Petroltecnica SpA, situata in via Rovereta 32 a Cerasolo Ausa di Coriano, a poche decine di metri dal confine con la Repubblica di San Marino.
La settimana scorsa, i Carabinieri, dopo aver fatto un primo sopralluogo alla Petroltecnica, hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco e del personale di Arpa Emilia Romagna, l’agenzia regionale per la protezione ambientale. Il personale del 115, con gli specialisti del nucleo Nbcr, e gli addetti di Arpae hanno iniziato a ricercare la causa della forte puzza con gli strumenti che, comunque, secondo quanto emerso, non han- no mai dato valori al di sopra del limite consentito per legge.
I vigili del fuoco hanno individuato la rottura di un telo, che copre una vasca per la lavorazione dei fanghi trattati con calce viva, dalla quale usciva la puzza. Sono stati trovati anche 8 camion, parcheggiati lungo la strada, carichi di materiale che sarebbe dovuto essere consegnato alla Petroltecnica per la lavorazione. Sul posto e? intervenuta anche la polizia Municipale di Riccione che, sulla situazione, ha stilato una dettagliata nota di servizio che potrebbe portare anche a un verbale nei confronti dei camion parcheggiati lungo la strada.
In una nota stampa, il comune di Coriano nel cui territorio ricade l’azienda, ha spiegato come “venti di questo genere pur gia? verificatesi non avevano mai raggiunto tale intensita? e persistenza. Restando in attesa, da chi di dovere, dei risultati delle verifiche, nella tutela dei cittadini di Coriano, il legale sta predisponendo una richiesta di parere, alle autorita? competenti, in merito alle autorizzazioni dell’azienda su questo territorio, ovvero quanto su queste abbia influito l’annullamento della variante concretizzatosi nei mesi scorsi, relativa all’area su cui sono posti gli stabilimenti. Fiduciosi di pronte e precise indicazioni, ribadisco la ferrea intenzione mia e di tutta la giunta di rispettare, in questo come in altri casi, l’aderenza alle norme, nella speranza che siano garanti, in primo luogo, della saluta pubblica”.
Questo, dunque, e? quanto avvenuto la settimana scorsa. Ma il cattivo odore non si e? arrestato, anzi. A causa delle diverse condizioni atmosferiche rispetto ad alcuni
giorni fa, la puzza e? arrivata mar- tedi? sera e ieri mattina a Rovereta
e a Falciano, rendendo in queste zone l’aria irrespirabile. Per questa ragione i cittadini si sono adoperati per segnalare l’odore nauseabondo agli uffici competenti. Come si
vede dalla foto in questa pagina, scattata ieri pomeriggio attorno alle 17 da un cittadino sammarinese dalla propria abitazione a Rovereta, dall’azienda in questione, esce ancora un’alta colonna di fumo bianco-azzurro.
Di seguito, riportiamo la lettera, scritta dallo stesso cittadino, inviata al responsabile del Dipartimento Prevenzione e Ambiente dell’Iss, Omar Raimondi: “Salve Sig. Raimondi, ho avuto il suo contatto tramite un mio vicino che condivide con me tanti altri lo stesso problema e mi hanno riferito che lei potrebbe interessarsi del problema. La contatto perche? in questi giorni e? tornato alla ribalta tramite i giornali un problema che mi preoccupa molto, e che preoccupa gli abitanti della zona di Falciano/Roverata. Mi riferisco agli odori/esalazioni che noi abitanti di questa zona siamo costretti a subire quotidianamente, ormai da qualche anno.
In merito le riporto un link ad una pagina Facebook dove un comitato di cittadini di Cerasolo a istituito per cercare di sensibilizzare piu? persone possibili a questo problema: https://www.facebook.com/cerasolo/ photos/. L’articolo fa riferimento ad una situazione eclatante, che ha causa- to problemi evidenti, ma le assicuro che per chi vive in questa zona il problema e? quotidiano. Chiaramente non sono
in grado di entrare nel merito del tipo di lavorazioni della ditta Petroltecnica, la principale indiziata, visto l’ambito in cui lavora, e visti i precedenti negli anni passati, pero? quello che posso con chiarezza affermare e? che nell’aria c’e? costantemente odore di idrocarburi. Solo in particolari giornate in cui il vento soffia verso mare, nella zona di Rovereta l’aria diventa respirabile. Con certezza posso affermare che nei giorni feriali in orario lavorativo un caminon sopra la fabbrica emette costantemente fumo bianco/azzurro, e questo lo posso dire perche? dalla mia finestra posso chiaramente controllare questa cosa.
Mi scuso per l’intrusione e la ringrazio per l’attenzione, e rimango nella spe- ranza che cosa abbia un qualche segui- to, o mi possa indicare una qualche via da perseguire per provare a migliorare la situazione”.
Sempre ieri pomeriggio abbia- mo raggiunto al telefono il dottor Omar Raimondi, il quale ci ha spie- gato che sono gia? partiti i controlli: “Questa mattina (ieri mattina, ndr)abbiamo immediatamente effettuato un primo sopralluogo, verificando la qualita? dell’aria a Rovereta e a Falciano. Questi tipi di monitoraggi ambientali – prosegue Raimondi – sono gia? da un po’ di tempo che li stiamo effettuando.
Abbiamo cercato di capire da dove proviene l’odore, che, abbia- mo appurato, proviene dall’Italia, in particolare da un’azienda di Cerasolo Ausa. La puzza a San Ma- rino si sente in base alle condizioni meteo e da che parte tira il vento. La responsabilita?, comunque, non essendo in territorio sammarinese,
non e? nostra, ma dell’Arpa di Rimi- ni. Noi, come i tecnici dell’Arpa, con i quali abbiamo un ottimo rapporto, ci siamo subito attivati.
Per quanto ci riguarda sono
gia? diversi anni che monitoriamo la zona in questione con appositi campionatori passivi, tramite i quali monitoriamo le sostanze volatili presenti in area. I campioni che abbiamo preso devono essere analizzati. Negli anni scorsi e? emer- so che le concentrazioni non sono molto alte. Vogliamo comunque approfondire le analisi – conclude
– in momenti di esposizione acuta, per capire bene il problema”.
Fatto sta, infine, che molti abitanti di Falciano dicono che sono anni che va avanti questa situazio- ne e che accusano da tempo tosse, difficolta? nel respirare e giramenti di testa. Falciano, tra l’altro, secon- do i dati Iss, e? una delle zone con piu? morti per tumore del Titano.