Che ci sia interesse sui rapporti Italia San Marino lo dimostrano i quasi 50 iscritti a parlare. Il segretario agli esteri, nel riferimento, ricorda l’apertura di credito del Governo romano che ha riconosciuto lo sforzo sammarinese nel recuperare una credibilità fortemente minata. Non c’ ancora un testo definitivo, e di conseguenza non è stato consegnato all’aula: “Si stanno risolvendo, ha detto la Mularoni, gli ultimi problemi”. Possibilista sulla firma entro fine mese, in concomitanza con l’arrivo del ministro Frattini. Poi il dibattito con l’opposizione. La lamentela comune è per l’ assenza del testo: Impossibile così entrare nel merito “nessuna eredità pesante per questo governo – negli interventi di Psd, Democratici di Centro e Sinistra Unita – dal momento che l’accordo che sarà firmato sarà la fotocopia di quello del precedente esecutivo”. Senza contare che se nel 2006 non si è firmato per l’articolo 1 non si capisce perché lo si rimanda all’accordo finanziario. È la conferma che si è solo perso tempo. Altro oggetto del mistero l’ accordo finanziario. La maggioranza fa muro: la visita di Frattini è la risposta più chiara a ogni illazione. Insieme al governo da atto al segretario Mularoni di aver svolto un ottimo lavoro “Ha dato un chiaro orizzonte agli impegni della segreteria”. Appena avremo i testi degli accordi li sottoporremo a tutti i capigruppo, senza nascondere nulla. Lamentano poi il livello di discussione: concentrata su situazioni polemiche e capziose per perdere di vista gli elementi più importanti. Circa gli articoli sotto osservazione: 1 e 14 si stanno facendo accertamenti.
