Oggi la Repubblica di San Marino ha collocato il primo prestito sul mercato internazionale per 300 milioni di euro.

E’ un’obbligazione (BOND) che ha una durata di 3 anni al tasso fisso del 3.25% (E’ sceso dal 3,40% in quanto il Bond ha avuto un fortissimo appeal. Alcuni membri dell’opposizione dicevano su Facebook nel loro profilo che San Marino l’avrebbe collocata al 7% minimo … probabilmente si sono sbagliati ndr).

La cosa interessante è che le richieste, o prenotazioni, sono state notevolmente superiori ai 300 milioni del prestito, ovvero le richieste di acquisto sono state circa 1,40 miliardi di euro, segno che lo Stato di San Marino viene considerato affidabile e che Banca Centrale sta bene operando sui mercati internazionali.

E’ indubbio che sia il prestito BCE con liquidità immediata – la cui scadenza di rimborso è stata procrastinata ad aprile 2022 – , quello della Cargill che questa collocazione del BOND hanno un nome in comune, la stessa matrice, e questo nome è Catia Tomasetti; difficilmente senza di lei questi risultati si sarebbero raggiunti come il pareggio o l’avanzo di bilancio di Banca Centrale per due anni consecutivi (probabilmente lo si avrà anche per il secondo anno se dal risultato di gestione verrà detratto quel mattone di BSN che nulla c’entra con la gestione tout court di BCSM). Questa è la verità, anche se alcuni faranno fatica ad ammetterla.

Il titolo è riservato ad investitori professionali ed ha un taglio minimo di 100.000 euro.

 

Marco Severini – direttore GiornaleSM