
(ANSA) – OLBIA, 03 NOV – A un anno e mezzo di distanza
dall’istituzione del limite di 30km orari nelle vie del centro
abitato, Olbia rivendica il primato nazionale della bassa
velocità nella mobilità urbana. Un esempio seguito da altri
Comuni in Italia, e ora annunciato anche da Bologna, prima fra
le grandi città della Penisola. Nella città del nord est
Sardegna il limite dei 30 km orari è in vigore dall’1 giugno
2021, una data che ha fatto di Olbia l’antesignana di una
mobilità urbana sostenibile e sicura.
“È stata una decisione presa con il duplice obiettivo di
aumentare la sicurezza per le persone e di consolidare un nuovo
concetto di mobilità urbana sempre più ecosostenibile. E ci fa
piacere che la nostra scelta, adottata in linea con quelle di
centri importanti a livello europeo, sia stata un esempio per
altre città italiane”, afferma il sindaco Settimo Nizzi.
L’istituzione del limite a 30km orari alla lunga ha dato ragione
alla Giunta comunale, inizialmente molto criticata dagli
automobilisti.
“Per il primo anno abbiamo accompagnato i nostri cittadini
affinché si abituassero al cambiamento, lasciando da parte le
sanzioni – spiega il primo cittadino – Dopo le contestazioni
iniziali, la situazione si è capovolta. Adesso sono le persone a
chiamarci per sollecitare controlli e interventi per chi non
rispetta la norma. Finora sono poche decine i casi di
automobilisti fermati e puniti dopo la rilevazione del
telelaser”. “Insomma – chiarisce Nizzi – la popolazione sta
capendo quanto sia importante rallentare la circolazione e
questo ci dimostra che quella che abbiamo cominciato a
percorrere sia la strada giusta”.
E sempre nell’ottica della mobilità sostenibile, Olbia ha
anche un altro primato: da marzo 2022 è la prima città italiana
ad aver adottato il Pediplan e il Biciplan, entrambi facilitati
proprio dalla città 30, e studiati per favorire e sviluppare gli
spostamenti a piedi e in bicicletta nella vita di ogni giorno,
per andare al lavoro o a scuola. (ANSA).
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