Vittoria nei quarti per 12-7. Mercoledì la semifinale, contro le avversarie già sconfitte nel girone. Eventuale finale con Ungheria o Usa. Il c.t. Conti: «Ora inizia il bello».
Tra il Setterosa e la finale rimane solo la Russia: le azzurre le affronteranno mercoledì in semifinale, dopo che lunedì hanno travolto la Cina 12-7 nei quarti. Partita che è diventata senza storia nel secondo tempo dopo un inizio un po’ teso e che conferma come le ragazze di Fabio Conti sono davvero pronte alla grande impresa. Le azzurre — nel cui palmares c’è uno storico oro ad Atene 2004 — hanno già fatto meglio di Pechino (seste) e Londra (settime) e proseguono sulla scia positiva dei bronzi conquistati agli ultimi Europei di quest’anno e ai Mondiali 2015.
Con il sorriso
La Russia, già battuta nettamente 10-5 nel girone eliminatorio, è un avversario abbordabile, anche se nei quarti ha superato la Spagna vicecampione olimpica. All’orizzonte c’è una super finale contro una tra Ungheria e le fortissime americane, detentrici del titolo olimpico e mondiale. «Questo volevamo: la semifinale — ha commentato il c.t. Fabio Conti — ora ci siamo e inizia il bello. Timori? Mai. Conosco le ragazze: superata qualche indecisione iniziale poi si sono sbloccate. Vedo un ambiente positivo, c’è aria positiva, ora vediamo di arrivare fino in fondo. La Russia? Ha cambiato faccia in un giorno. Ha battuto la Spagna, dunque non va sottovalutata: bisogna dimenticare il successo nel girone. Cosa dirò alla ragazze? Di mantenere il sorriso».
Fatica solo all’inizio
La squadra di Fabio Conti è partita contratta e ci ha messo 3’03” per sbloccare il risultato con Garibotti. La difesa tiene, ma l’attacco non prende ritmo e nel finale del primo tempo Zhoo pareggia da lontano. Nel secondo tempo arriva la scintilla: prima la mancina Emmolo dopo un bel dai-e-vai con Radicchi, poi Bianconi in diagonale creano il doppio vantaggio, che diventa triplo quando ancora Emmolo buca Yang. Il momento è favorevole, ma Zhang dopo un minuto accorcia ancora. Il 4-2 all’intervallo non è un margine confortante, anche perché alcuni dati dicono che le ragazze azzurre hanno dei problemi: 0/3 in superiorità numerica e 4/17 in totale. Le preoccupazioni si concretizzano subito in apertura di terzo periodo quando ancora Zhang avvicina le cinesi sul 4-3. Serve una scossa e la dà Bianconi, che finalmente converte una superiorità numerica e allunga di nuovo sul 5-3. Radicchi la imita e segna subito il 6-3. Sono colpi durissimi per la Cina, che comincia a perdere colpi. Ha un sussulto col 6-4 di Ma, ma è un lampo isolato. Garibotti e Di Mario, che era ancora clamorosamente a secco nel torneo, allungano a 8-4. Il quarto tempo richiede adesso solo una gestione intelligente del vantaggio e Di Mario, la capitana, lo amplia ancora col 9-4. Le cinesi sono brave a restare in partite con i gol di Ma e Zhao, ma il rigore del 10-6 di Bianconi tiene le azzurre a distanza di sicurezza. Ormai è finita: la rete di Zhang fa il solletico alle ragazze italiane. Che dilagano in scioltezza con Frassinetti e Aiello. La missione del Setterosa continua.
Corriere.it