Oltre 46 milioni di euro per sostenere il 118 in Emilia Romagna: 5,3 arriveranno all’Ausl della Romagna

 

Oltre 46 milioni di euro per sostenere il 118 in Emilia Romagna, 1,5 milioni in più rispetto al 2022. Di questi 5,3 arriveranno all’Ausl della Romagna. Dal 1 gennaio al 30 giugno di quest’anno sono stati 246.165 gli interventi di emergenza. Il 118 è nato proprio in regione e poi diventato un modello per l’intero Paese, un numero che può salvare la vita, un sistema complesso e organizzato per funzionare al meglio e per intervenire nel più breve tempo possibileQuelle stanziate dalla regione e a cui la Giunta ha dato il via libera sono risorse proprie, che la la Tegione destina alle Aziende sanitarie per garantire che tutto il sistema di Emergenza 118 funzioni al meglio, con i suoi 800 medici e 2.500 infermieri impegnati nel servizio, 500 autisti soccorritori e una rete di associazioni di supporto composta da oltre 20mila volontari. Ma anche una flotta di 120 mezzi di soccorso base e 150 mezzi di soccorso avanzato (tra ambulanze e auto mediche e infermieristiche) pronti a partire con l’equipaggio a bordo 24 ore su 24, e 4 elicotteri, uno dei quali con tecnologia NVG per consentire il volo notturno. Circa 700mila le chiamate ricevute ogni anno in Emilia-Romagna, di cui 500mila generano un intervento sanitario, cioè l’invio di uno o più mezzi di soccorso.

Un patrimonio straordinario, quello dell’Emergenza 118, fatto di donne e uomini che ogni giorno, molti di loro anche come volontari, sono al servizio della comunità, pronti a salvare vite umane anche in situazioni di rischio e ad intervenire nel più breve tempo possibile – sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Rinnoviamo l’impegno economico della Regione e investiamo sempre maggiori risorse per continuare a garantire ai cittadini un servizio all’altezza della sua storia e per migliorarlo, se possibile, ancora di più”.

La ripartizione delle risorse per Azienda sanitaria

46.483.000 euro sono così distribuiti sul territorio: Ausl Piacenza 558.612 euro; Ausl Parma 400.000 euro; Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma 4.906.921; Ausl Reggio Emilia 775.975; Ausl Modena 1.000.000; Ausl Bologna 32.948.536; Ausl Imola 120.000; Ausl Ferrara 432.787; Ausl Romagna 5.340.167.

La ripartizione delle risorse per ambito di intervento

Per la rete radio sono stanziati complessivamente 2.555.700 euro; per le tecnologie al servizio della centrale operativa e per il suo sistema gestionale viene assegnato 1.801.396 euro all’Ausl di Bologna, che è l’azienda capofila. Sempre all’azienda bolognese, che gestisce il servizio a livello regionale, vengono assegnati 4.245.118 euro per la rete telefonica e 18.228.172 euro per la gestione del contratto relativo agli elicotteri di soccorso e di recupero con verricello delle quattro basi regionali (Parma, Ravenna, Bologna e Pavullo); e proprio alla gestione delle basi vengono destinati 4.919.682. E ancora, 8.111.916 servono per la gestione delle 3 Centrali operative (Emilia Ovest con sede a Parma, Emilia Est con sede a Bologna e Romagna con sede a Ravenna), mentre alla copertura dei costi per il personale (soltanto relativo a quanto prevede il decreto legge n.34 del 2020 sul potenziamento del sistema di emergenza per fronteggiare la pandemia Covid) sono destinati 6.046.000 euro. Oltre mezzo milione (529.043 euro) è attribuito alle Aziende sanitarie per attuare, tra le altre cose, interventi di miglioramento della sicurezza degli operatori del servizio sanitario regionale che prestano soccorso in autostrada. Alla voce Telepass va un finanziamento di 45.969 euro per la gestione amministrativa dei contratti relativi agli apparecchi Telepass di tipo “speciale” forniti dalla Società Autostrade per l’Italia e utilizzati dalle ambulanze e dalle automediche delle Aziende sanitarie che svolgono attività di soccorso o che transitano, per compiti d’istituto, sulla rete autostradale.