“Una ragazza timida, fragile, discreta ma anche solare, buona e generosa che non avrebbe mai fatto una cosa del genere. E’ stato lui a ‘plagiarla’”. Non è la sedicenne che conoscono le amiche quella accusata ora di concorso con il fidanzato diciottenne Antonio Tagliata nell’ omicidio della madre Roberta Pierini e nel tentato omicidio del padre Fabio Giacconi che versa in condizioni disperate nell’ ospedale regionale di Torrette. Le ragazze trattengono a stento le lacrime, dopo il funerale della madre della ragazza a Chiaravalle: “dall’estate scorsa, da quando stava con Antonio, era sparita – raccontano -. Non rispondeva ai messaggi, anche su Facebook, diceva che avrebbe richiamato lei”.
L’incontro con il diciottenne, con cui stava vivendo un rapporto quasi simbiotico da quattro mesi, l’aveva cambiata e le sue amiche sono incredule per quanto accaduto. “E’ solare, allegra, sempre pronta ad aiutare tutti – dicono – non avrebbe mai potuto ‘manovrare’ il fidanzato: secondo noi è stato lui a coinvolgerla”. Non è quello di una ragazza fredda e manipolatrice il ritratto che fanno dell’amica, quanto invece di una persona “fragile che aveva sempre bisogno di qualcuno che le stesse vicino e che la sostenesse”. Le coetanee sapevano dei rapporti difficili con i genitori e della situazione che si era creata dopo l’avvio della relazione con Antonio: “ma non avrebbe mai fatto una cosa del genere”. (ANSA).
